Cuori Maledetti - Amy Blankenship 7 стр.


"Auguri per la tua prima lezione, cara." le disse la donna con voce mielosa, indicandole precisamente dove andare - Diamine, non ci posso credere! Sei nuovi trasferimenti in un solo giorno! la sentì poi brontolare Kyoko, mentre si avviava alla porta.

Rimase stranita, quando si accorse che qualcuno si era precipitato alla porta, e laveva aperta per lei. Non ebbe nemmeno il coraggio di guardare in faccia chi le aveva usato quella gentilezza, mormorò semplicemente un Grazie. e fuggì via.

Tornò nel corridoio e ci vollero parecchi minuti e diversi metri di distanza dalla folla di ragazze eccitate, prima di riprendere il controllo. Diede unocchiata al biglietto con il numero della sua aula e si trovò ad una biforcazione del corridoio: Perfetto! E ora da che parte devo andare per trovare laula 101? pensò.

"Su per le scale, la prima porta a sinistra." rispose Tasuki, allungando il collo alle sue spalle e lanciando unocchiata ai fogli che Kyoko aveva in mano. "Hey! Siamo nella stessa classe! esultò lui, con un sorrisetto innocente. Poi passò allassalto: Ciao, sei nuova? Sai, ti ho vista in segreteria e ho pensato che ti servisse una mano Le tese la mano: Io sono Tasuki, e tu?

Kyoko non poté fare a meno do sorridergli, mentre gli stringeva quella mano calda e forte. Ebbe la strana sensazione di conoscerlo già, poi sbatté le palpebre e scrollò le spalle: era impossibile. Era più che sicura di non averlo mai visto prima.

Quel tizio aveva una massa di capelli corvini che a tratti assumevano un particolare riflesso blu, prima di cascargli morbidi sulle spalle. Kyoko notò che a un orecchio portava un pendaglio a forma di croce, nello stile di una rock band anni '80. Alla sua vecchia scuola una sua compagna di classe aveva avuto parecchi guai, solo perché aveva affisso ai muri un volantino di una band live.

"Ciao, io mi chiamo Kyoko."

"E io sono lo sbadato della scuola! - ridacchiò Tasuki, mentre la guidava per le scale - Ma oggi sfateremo questa cosa e dimostrerò a tutti che non ti ho persa!

Kyoko non poté fare a meno di sorridere, mentre lui continuava a parlarle dei professori, e di come si svolgevano le lezioni, e dei compiti da fare. Quando entrarono nellaula di Scienze, Kyoko notò che i banchi era a doppio posto.

"Sì, - le disse Tasuki, seguendo il suo sguardo - qui tutti hanno un compagno. Per lIstituto questo si chiama socializzare. Scrollò le spalle. Io sono lunico da solo, qui.

Vedendola entrare, linsegnante le rivolse un sorriso ma non disse nulla, cosa di cui Kyoko fu profondamente grata. Tirò fuori dalla borsa il libro di scienze e si sedette a un banco, mentre gli altri alunni continuavano ad entrare. Tasuki non sembrava intenzionato a mollarla, e stava in piedi accanto al suo banco con la scusa di farle vedere fino a dove erano arrivati col programma.

"Tasuki ... smettila di dare fastidio alla nuova arrivata e vatti a sedere al tuo banco. esclamò la profonda voce maschile del professore, e Kyoko arrossì di nuovo dalla testa ai piedi, quando gli occhi di tutti si puntarono su di lei. "Sarà nuova, ma vi assicuro che dai voti che vedo qui non ha bisogno di aiuto.

"Beh, ma è scortese lasciarla seduta lì sola soletta..." esclamò ridacchiando Shinbe, entrando in classe proprio in quel momento - Mi offro io volontario a tenerle compagnia!

Consegnò uno strano foglio allinsegnante e andò a sedersi accanto a Kyoko.

Mentre il professore dava unocchiata al foglio, Shinbe piazzò la sua roba sul banco. Lei gli lanciò unocchiata e vide che lui e Tasuki si assomigliavanoanche se gli occhi di quel tizio non erano marroni ma sembravanosì, ametista. Inoltre, era proprio rock dentro, non cercava solo di darsi un tono come Tasuki.

"Ti spiace se lo usiamo in due? le sussurrò Shinbe, strizzandole locchio. Kyoko sembrò cadere dalle nuvole: Eh? Come? Diamine, perché improvvisamente mi sento salire la febbre?

"Il tuo libro. - sorrise Shinbe, fisando lo sguardo su di lei - Io non lho ancora comprato."

"Ahcerto! mormorò Kyoko mettendo il libro in mezzo. Shinbe le si fece più vicino e lei arrossì, per lennesima volta quel giorno. Cavolo, è una nuova regola: Fai arrossire la nuova arrivata tutto il giorno? pensò Kyoko, con sarcasmo.

Lanciò unocchiata a Tasuki, che stava al banco vicino, e notò che il suo bel sorriso era svanito e che ora lui stava tamburellando nervosamente con la matita, guardando Shinbe con odio. Beh, non era lunico a guardarlo: anche tutte le ragazze della classelo stavano fissandoma con intenzioni del tutto diverse.

Shinbe appoggiò un gomito sulla scrivania e si mise in modo da nascondere Tasuki alla sua vista Beh, a quanto pare avrai un compagno di banco. - le disse, per attirare la sua attenzione - Io mi chiamo Shinbe.

Quando lora di Scienze finì a Kyoko quasi dispiacque. Shinbe era un compagno di banco davvero divertente, ed era stato spassoso vederlo allopera con lesperimento di chimica. Solo a loro e a Tasuki era riuscito bene.

Mentre si alzavano per cambiare aula, Shinbe sporse la mano per afferrare il libro e, nel farlo, sfiorò intenzionalmente la mano di Kyoko. Se non ti dispiace, lo tengo io oggi. le sussurrò. Lei lo guardò con i suoi meravigliosi occhi color smeraldo e per poco non arrossì di nuovo. Tanto, non ci sono compiti da fare aggiunse lui. E le carezzò il dorso della mano. Kyoko sentì il cuore batterle a mille e le gambe farsi molli, ma si costrinse con riluttanza a tirare via la mano. Cera qualcosa, in quel ragazzo, che le faceva venire la voglia di tuffarsi tra le sue braccia, e questo era davvero inquietante.

Si abbassò per raccattare lo zaino, ma qualcuno la precedette. Era Tasuki, che le porse galantemente la borsa e le sussurrò: Pronta per la lezione di matematica?

Kyoko annuì e si mise a ridere. Non sarò mai pronta! scherzò. Tasuki non capì subito la battuta. Poi, vedendo che lei continuava a ridere, afferrò e alzò gli occhi al cielo, gemendo per finta: Oh, a chi lo dici! Non faccio in tempo a pensare di aver capito tutto, che il Professore se ne esce con qualcosa di nuovo e devo ricominciare tutto daccapo!

Afferrò Kyoko per mano e la tirò verso il corridoio: Dai, che ti mostro la porta dellinferno!

Shinbe strinse gli occhi, quando vide Tasuki schizzare via con Kyoko, stringendola con fare possessivo. Ma cosa crede di fare? - mormorò tra sé - Ora gliela faccio vedere io! E scrocchiò le dita, con limpulso irrefrenabile di mollare un pugno sulla faccia di quel bellimbusto.

Chiuse gli occhi, e lanciò intorno a sé unondata di energia, per verificare che larea fosse libera dai demoni. Quando londa di potere investì Kyoko e raggiunse Tasuki, Shinbe si accigliò. Quel tipo non era un demone maquellaura gli era stranamente familiare.

Quando entrarono nellaula di matematica, Tasuki la spinse subito verso il banco vuotoma Kyoko si fermò di botto: davanti a lei cera proprio il ragazzo con i capelli argentati che aveva visto in segreteria! Malgrado le stesse di spalle, lui sembrò percepire la presenza di Kyoko e subito si voltò verso di lei, fissandola con i suoi bellissimi occhi dorati. Era così bello che Kyoko non riuscì a staccargli lo sguardo di dosso ma rimase lì a fissarlo, come inebetita.

Quanti ragazzi nuovi sono arrivati, oggi? esclamò Tasuki ad alta voce, non rivolgendosi a nessuno in particolare.

Sei gli rispose Kyoko con aria sognante, ricordando le parole che aveva borbottato la segretaria.

"Behil mio posto è questo mugugnò Tasuki, andandosi a sedere.

"Behil mio posto è questo mugugnò Tasuki, andandosi a sedere.

Kyoko provò un senso di déjà vu quando notò un libro di matematica aperto sul banco del ragazzo dai capelli argentati, come se lui la stesse aspettando. Si scrollò di dosso quella sensazione, nella convinzione che fosse stato linsegnante a deciderlo, visto che lei era nuova. Ma più si avvicinava a lui, più si sentiva turbata. Era come se ogni ormone nel suo corpo si fosse risvegliato di colpo.

Quando si sedette al banco e lui le si avvicinò, sentì il sangue arrivarle alla testa. Girò lo guardo, e notò la faccia livida di alcune compagne, che la stavano fissando. Intuendo che quella sarebbe stata lora più lunga della sua vita, Kyoko abbassò gli occhi e si massaggiò le tempie.

Quando il compito in classe ebbe inizio, Kyoko si rese conto che aveva dimenticato tutto, anche se si trattava di una materia che lei conosceva molto bene. Kyou invece andava avanti spedito, come se il compito fosse una cosa da nulla, e lei, che si era bloccata già alla seconda operazione, sospirò di frustrazione.

La professoressa stava andando in giro per i banchi e, quando notò che Kyou aveva quasi finito, gli disse: Bene Kyou, visto che sei a buon punto perché non dai una mano a Kyoko? e poi andò avanti a controllare gli altri, lasciando Kyoko nel pieno imbarazzo.

Kyou si girò subito verso di lei, e una ciocca dei suoi lunghi capelli le sfiorò la mano. A quel tocco morbido Kyoko sussultò: eh sì quellanno avrebbe avuto molto bisogno dellaiuto del suo compagno di banco!

Lui le sorrise, come se le avesse lento nella mente. La guardò fisso negli occhi, le prese una mano e poi le sussurrò: Dai qua, ti aiuto io.

Alla fine della lezione, Kyoko aveva ritrovato la memoria su come risolvere quel problemino di matematica. Nel pomeriggio lei e Kyou avevano anche finito i compiti per lindomani. Quando le due ore di matematica terminarono, anche Kyou le chiese se poteva tenersi il libro per quel giorno, proprio come aveva fatto Tasuki. E, parlando del diavoloecco Tasuki che laspettava davanti alla porta dellaula di Economia domestica

"Davvero hai questo corso?" gli chiese Kyoko, strizzando locchio a Kyou.

"Scherzi? Non ci crederai, ma questanno si sono iscritti più maschi che femmine! - esclamò lui, con uno strano scintillio negli occhi - A noi ragazzi piace imparare a cucinare per le persone che amiamo!

Poi Tasuki la prese sottobraccio. "Inoltre, gli alunni si mangiano quello che cucinano, quindi risparmiamo sul pranzo!

"Ah! Ecco la verità! - ridacchiò Kyoko - Ecco perché ti sei iscritto a questo corso! Kyoko gli fece un sorriso malizioso, ben sapendo di essere una vera frana in cucina. Fino alla sera prima non si era mai avvicinata ai fornelli e quindi temeva che i suoi compagni di corso lavrebbero presa in giro. Adessobeh, o imparava a cucinare o avrebbe passato a latte e Cheerios tutta la vita!

Quellaula era molto diversa dalle altre. Invece dei banchi e della cattedra cerano fornelli e tavoli da lavoro. Sembrava più il retro di un ristorante che una classe.

"Qui, postazioni libere! esclamò Tasuki, portandola rapidamente in fondo allaula, proprio davanti ai fornelli e al pentolame. Kyoko lanciò unocchiata in giro e si accorse che nella sala c'erano ben cinque fornelli, attrezzati di tutto. Chissà se i ragazzi avrebbero cucinati da soli o in gruppo.

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