At First Glance - Lisa Masoni 2 стр.


Ma, non hai paura che con Raphael la tua vita sia troppo prevedibile?

ASCENSORE - INT. - GIORNO

ISABELLE WILCOX

La prevedibilità non è un difetto. Fa l’ingegnere, è affidabile, fedele, reale. Intorno a noi tutto è precario, fragile, instabile. Non voglio niente del genere nella nostra coppia. Voglio rientrare dal lavoro la sera ed essere sicura di trovare calma e serenità a casa, capisci?

PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO

JULIANE

Uhm.

ASCENSORE - INT. - GIORNO

Isabelle sposta il peso da un piede all’altro

ISABELLE WILCOX

Non c’è ’uhm’ che tenga, Jul. Per cui, inizia dunque il giro delle boutique per comprarti l’abito da damigella d’onore e, soprattutto, fammi il sacrosanto piacere di essere più tollerante nei suoi confronti.

PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO

Juliane inghiotte un’ultima tartina senza nemmeno lasciare alla carne il tempo di accarezzarle il palato.

JULIANE

Ma io non ho nulla contro il tuo fidanzato. Solo che preferirei vedere nella tua vita un uomo capace di coinvolgerti di più, anche se pieno di difetti, anziché uno a cui sei legata solo perché ha una serie di pregi.

FINE SPLIT SCREEN

ASCENSORE - INT. - GIORNO

Le porte dell’ascensore si aprono con un suono metallico.

ATRIO - INT. - GIORNO

Isabelle si dirige verso il portone e attraversa l’atrio. Il grande atrio è abbagliante, con i pavimenti di granito rosso e nero, gli alti soffitti, i lampadari art deco e il grande bancone del portiere. Isabelle cammina verso il portone, lasciando dietro di sé un’inconfondibile scia di Jean Paul Gaultier. Il portiere le fa un piccolo inchino di saluto.

PORTIERE

Buongiorno, signora Wilcox ...

L’uscio della portineria si apre. La moglie del portiere guarda i suoi piedi. Risale al viso e il sorriso le si allarga.

SIGNORA

Bene, mi fa piacere, cara. Stivali neri. Aggressiva e determinata. è l’atteggiamento giusto.

Isabelle sorridendo, butta un’occhiata all’orologio a bracciale di Guess e si rivolge ancora all’amica al telefono.

ISABELLE WILCOX

Bene, ti lascio, il mio aereo parte alle cinque e mezzo e non ho ancora recuperato mio... mio marito.

Isabelle spegne il cellulare.

DISSOLVE IN

NEW YORK - EST. - GIORNO

Isabelle allunga le lunghissime gambe messe in risalto dai jeans e dagli stivali e monta in sella alla sua moto, una Triumph Tiger Club del 1957, rossa, magnificamente restaurata, con il suo fanale rotondo, la sella bassa e le cromature sfavillanti.

Isabelle percorre la strada alla guida delle sua moto. E’ ben protetta dal casco da motociclista, nero, integrale, dalle linee taglienti e contorni vivaci: ha una visiera con riflessi metallici e una mentoniera aerodinamica.

Spazzata dal vento, Isabelle attraversa il ponte di Brooklyn.

La moto continua la sua corsa lungo le rive dell’Hudson.

Un’occhiata nel retrovisore e la moto di Isabelle esce dalla fila per imboccare la bretella di accesso che conduce al terminal dell’Aeroporto John Fitzgerald Kennedy. Isabelle da un’occhiata all’orologio del cruscotto.

DISSOLVE IN

AEROPORTO JFK DI NEW YORK - INT. - GIORNO

Isabelle digita velocissima sulla tastiera. Con il telefonino in mano, passa davanti alle vetrine del duty-free scrivendo, quasi alla cieca, un sms a Raphael.

Il terminal internazionale è affollatissimo. Raphael alza gli occhi al cielo e va ad unirsi alla lunga fila di passeggeri che serpèggia fino ai banchi di registrazione. Fa la fila insieme con gli altri. Davanti ha trenta persone, ha bagagli enormi da imbarcare e una calma olimpica. Si rassegna e controlla la posta sul cellulare. Legge l’sms di Isabelle:

ISABELLE WILCOX

(voce fuori campo)

Raggiungimi al bar: Ti aspetto.

Isabelle

ADDETTA ALLA SICUREZZA

(gridando)

Il prossimo.

Tutti i viaggiatori trascinano i piedi avanti di una quindicina di centimetri.

MUSICA

"MAKIN’ WHOPEE" DI GUS KAHN E WALTER DONALDSON

Una signora bassa e paffuta, che indossa un tailleur giallo canarino aspetta con tre cagnolini, chihuahua, che trasporta in un passeggino. E’ al fianco di Raphael e si rivolge a lui.

SIGNORA

(cantando)

EVERYTIME I HEAR THAT MARCHIN LOHENGRIN I AM ALWAYS ALL THE OUTSIDE LOOKIN’ IN MAYBE THAT IS WHY I SEE THE FUNNY SIDE WHEN I SEE SOMEBODY’S BROTHER TAKE A BRIDE WEDDINGS MAKE A LOT OF PEOPLE SAD BUT IF YOU’D NOT THE ONE, THEIR NOT SO BAD! ...

CORO DEI VIAGGIATORI

(cantando)

ANOTHER BRIDE, ANOTHER GROOM ANOTHER SUNNY HONEYMOON ANOTHER SEASON, ANOTHER REASON FOR MAKIN’ WHOOPEE ...

Un uomo sale sulla scala mobile. L’uomo guarda e vede, accanto al nastro trasportatore numero due, una donna da sola.

UOMO

(cantando)

A LOT OF SHOES, A LOT OF RICE THE GROOM IS NERVOUS, HE ANSWERS TWICE ...

La donna corre giù lungo la scala mobile, spintonando due ragazzini e una madre per farsi strada.

DONNA

(cantando)

IT’S REALLY KILLIN’, THAT HE’S SO WILLIN’ TO MAKE WHOOPEE! ...

Dopo essere scesa, la donna si lancia tra le braccia di un uomo che potrebbe esserne il fratello.

DONNA

(cantando)

PICTURE A LITTLE LOVE-NEST,DOWN WHERE THE ROSES CLING, ...

L’uomo la stringe forte.

UOMO

PICTURE THE SAME SWEET LOVENEST, THINK WHAT A YEAR CAN BRING ...

Raphael guarda verso il nastro trasportatore lì accanto, dove una guardia di sicurezza sta cercando di staccare un bimbo di circa tre anni, prima che venga travolto da qualche grossa valigia.

RAPHAEL

(cantando)

HE’S WASHING DISHES, AND BABY CLOTHES ...

Una giovane madre, che ha un neonato infilato nel marsupio, una bambina di circa due anni con una bambola sotto il braccio attaccata alla gonna e un maschietto di circa quattro, passa a fianco di Raphael.

DONNA

(cantando)

HE’S SO AMBITIOUS, HE EVEN SEWS ...

CORO DEI VIAGGIATORI

(cantando)

BUT DON’T FORGET, FOLKS THAT’S WHAT YOU GET, FOLKS, FOR MAKIN’ WHOOPEE! ...

INTERLUDIO ORCHESTRALE

La folla dei viaggiatori s’intensifica. La gente si affolla e la loro danza circonda Raphael e lo travolge.

CORO DEI VIAGGIATORI

(cantando)

HE’S WASHING DISHES, AND BABY CLOTHES HE’S SO AMBITIOUS, HE EVEN SEWS BUT DON’T FORGET, FOLKS THAT’S WHAT YOU GET, FOLKS, FOR MAKIN’ WHOOPEE!

la donna con i tre cagnolini si rivolge ai suoi tesori.

SIGNORA

(cantando)

DON’T BE AFRAID, MAMMA LOVES YOU.

LA MUSICA CESSA

ADDETTA ALLA SICUREZZA

(gridando)

Il prossimo.

I viaggiatori avanzano strascicando i piedi.

DISSOLVE IN

MATTHEW ROSE

Non insistere, Marta: non possiamo assolutamente vederci.

MARTA

Ma sono a venti metri da te, ai piedi della scala mobile!

Con il cellulare incollato all’orecchio, Matthew Rose si avvicina alla ringhiera sopra la scala mobile. Alla base dei gradini una giovane donna bruna parla al telefono, mentre tiene per mano un bambino imbacuccato in un giubbotto troppo grande. Matthew saluta con la mano suo figlio, che gli restituisce timidamente il saluto.

MATTHEW ROSE

(in tono seccato)

Mandami Charly. Ti chiamo appena atterro, okay?

MARTA

(in tono dolce)

D’accordo.

Sporgendosi dalla ringhiera, Matthew strizza gli occhi per guardare meglio. Poi, il bambino bacia Marta e con passo malfermo sale sulla scala mobile. Matthew spinge da parte alcuni viaggiatori per essere in prima fila a riceverlo.

CHARLY ROSE

Ciao, papà.

Matthew lo stringe tra le braccia.

MATTHEW ROSE

Ciao, piccolo.

DISSOLVE IN

Con la mano posata sulla spalla di suo figlio, Matthew sta attraversando il dedalo di vetro e acciaio che conduce alla sala partenze. E’ un uomo alto, di bell’aspetto, con i capelli castano scuro. Ha cinquantadue anni, ma ne dimostra dieci di meno. Il viso giovanile, i capelli corti, leggermente brizzolati sulle tempie, e il velo di barba sul mento gli conferiscono un innegabile charme. Ma, con i jeans stinti, gli stivali di pelle invecchiata e il dolcevita, Matthew somiglia più a uno studente che a certi cinquantenni dall’aria severa.

CHARLY ROSE

(in tono educato)

Papà, ho un po’ fame, posso prendere un panino, per favore?

Matthew detesta gli aeroporti, ma, per la gioia di essere con suo figlio, prende Charly per la vita e lo solleva da terra. Matthew cambia direzione per entrare al ristorante.

CAFFETTERIA DELL’AEROPORTO JFK - INT. - GIORNO

La caffetteria del terminal, consiste in un atrio centrale intorno al quale vari banconi propongono una vasta gamma di specialità gastronomiche. Il ristorante è immenso, la sala affollata, impossibile parlare con qualcuno o fare un passo senza strusciarsi addosso agli altri.

MATTHEW ROSE

(in tono allegro)

Un panino per il ragazzo!

Isabelle esamina il buffet. Posa il dolce sul suo vassoio, poi, lo rimette a posto. Con un certo disappunto, pesca una mela dalla cesta di vimini, ordina un tè al limone e andò a pagare alla cassa.

Charly ha l’acquolina in bocca davanti al suo panino: una ciabatta con pesto, pomodorini sott’olio, prosciutto di Parma e mozzarella. Matthew paga la loro merenda.

MATTHEW ROSE

Attento a non rovesciare il piatto, eh?

Il bambino annuisce, badando a mantenersi in equilibrio precario mentre trasporta il panino e la bottiglia d’acqua.

Il ristorante, una sala ovale con una parete di vetro affacciata direttamente alle piste, è sovraffollato. Charly è perso in mezzo alla marea dei viaggiatori.

CHARLY ROSE

Dove ci mettiamo, papà?

Matthew scruta inquieto la folla che sgomita tra una sedia e l’altra. Con molta evidenza, il locale ha più clienti che posti disponibili. Poi, come per magia, si libera un tavolo vicino alla vetrata. Matthew strizza l’occhio al figlio.

MATTHEW ROSE

Rotta verso est, mozzo.

Mentre Matthew affretta il passo, in mezzo al baccano comincia a squillargli il cellulare. Esita a rispondere. Si guarda attorno, è a metà strada fra l’entrata e il tavolo. Benché sia impedito, visto che tiene da una parte la valigia con le ruote e dall’altra il vassoio, prova a sfilare il telefonino dalla tasca della giacca, ma...

Isabelle guarda scoraggiata l’esercito di viaggiatori che ha invaso il ristorante. Contava di rilassarsi un attimo prima del volo, invece, non c’è nemmeno un tavolo a cui sedersi.

Isabelle si trattiene a stento dal gridare quando un’adolescente dall’aria disinibita, di una quindicina d’anni, dalla figura esile e sfuggente le pesta un piede senza dire una parola di scusa ...

ISABELLE WILCOX

Ahi!

... e le lancia uno sguardo severo. I capelli della ragazza sono tinti di nero, con qualche mèche rosso carminio. Una frangia troppo lunga le ricade sugli occhi. Porta un paio di jeans slim, degli anfibi neri e una Tshirt a righe parzialmente coperta da una felpa con cappuccio rosa e grigia, sulla quale è cucito lo stemma del Manchester United. Un brillantino le scintilla sulla narice sinistra, mentre dal collo le pende una collana in stile medievale di argento e cristalli di granato. Il trucco gotico, tutto khol e eyeliner nero su fondotinta quasi bianco, le da un’aria cadaverica.

Matthew grida nel telefonino.

MATTHEW ROSE

Non attaccare!

Isabelle non ha nemmeno il tempo di innervosirsi. Scorge un tavolo libero proprio a ridosso della vetrata e affretta il passo per paura di lasciarselo scappare. Ha quasi raggiunto la meta, quando le squilla il telefono nella borsa. Lì per lì decide di non rispondere, poi cambia idea. Reggendo goffamente il vassoio con una mano e frugando con l’altra nella borsa per estrarne il cellulare sepolto tra grossi mazzi di chiavi, l’agenda e il romanzo che sta leggendo, si contorce per afferrare il telefonino e portarselo all’orecchio, quando...

Matthew si apre un varco, spinge via la tizia che se la tira appollaiata sui tacchi e l’idiota che la corteggia. Pesta i piedi ad una spilungona scheletrica che si dimena come un’anguilla, aggira il ganzo da balera che la scruta come una preda.

MATTHEW ROSE

Resta in linea, Marta!

Matthew e Isabelle vanno a sbattere l’uno contro l’altra.

Teiera, mela, panino, bicchiere di vino, tutto vola in aria per poi ricadere in terra.

Matthew, irritato, si rialza a fatica.

MATTHEW ROSE

(a voce alta)

Perché non guarda dove mette i piedi?

Isabelle raccoglie da terra telefonino, borsa e chiavi.

ISABELLE WILCOX

Ah, si permette anche di darmi la colpa, dopo che mi ha fatto cadere?

Chinandosi sul figlio per rassicurarlo, Matthew prende dal pavimento il panino avvolto nella pellicola, la bottiglia d’acqua e il cellulare.

MATTHEW ROSE

(in tono indignato)

Avevo visto per primo questo tavolo. Ci eravamo praticamente già seduti quando lei è piombata qui come una furia senza nemmeno...

ISABELLE WILCOX

(in tono rabbioso)

Sta scherzando?Ho visto il tavolo prima di lei.

MATTHEW ROSE

Comunque sia, lei è sola mentre io ho con me un bambino.

ISABELLE WILCOX

Bella scusa! Non vedo come il fatto di avere un marmocchio le dia il diritto di piombarmi addosso.

Sconcertato, Matthew scuote la testa. Fa per protestare, ma ne è impedito.

Isabelle scorge Raphael.

INIZIO SPLIT SCREEN

AEROPORTO JFK DI NEW YORK - INT. - GIORNO

Raphael si rivolge all’addetta alla sicurezza.

RAPHAEL

Buongiorno, sono...

ADDETTA ALLA SICUREZZA

So perfettamente chi è lei, signor Raphaël Barthélémy.

Raphael attende mentre l’addetta alla sicurezza digita sulla tastiera con l’efficienza di una stenografa di tribunale prima di restituirgli i documenti.

ADDETTA ALLA SICUREZZA

Buon volo.

CAFFETTERIA DELL’AEROPORTO JFK - INT. - GIORNO

ISABELLE WILCOX

E poi, per sua norma e regola, non sono sola.

Matthew alza le spalle e prende per mano Charly. Lasciano il ristorante.

MATTHEW ROSE

Vieni, andiamo altrove, è una povera stupida.

FINE SPLIT SCREEN

AEREO - INT. - GIORNO

SPEAKER

(voce fuori campo)

Signore e signori, buonasera, è il vostro comandante che vi parla. Sono lieto di accogliervi a bordo del Boeing 767 diretto a Roma. La durata del volo sarà di tredici ore e cinquantacinque minuti. Le operazioni d’imbarco sono terminate ...

Isabelle sistema il bagaglio a mano nella cappelliera, mentre Raphael si accomoda nella sua poltrona.

SPEAKER

(voce fuori campo)

... sullo schienale davanti a voi troverete un opuscolo sulla

sicurezza che elenca le procedure d’urgenza e che vi preghiamo di leggere attentamente. L’equipaggio della cabina di comando procederà adesso alle dimostrazioni di ...

AEROPORTO CHARLES DE GAULLE DI PARIGI - EST. - GIORNO

L’aereo si sposta indietro sulle ruote girevoli e comincia a rullare in direzione della pista, tutti i passeggeri hanno la cintura allacciata e stanno in silenzio mentre i motori vanno su di giri. Il volo lascia New York per Parigi.

AEREO - INT. - GIORNO

SPEAKER

(voce fuori campo)

... Vi ricordiamo tra l’altro che questo è un volo non fumatori e che è severamente proibito fumare nelle toilette.

Matthew e suo figlio, Charly, guardano "Lilli e il vagabondo" sullo schermo del laptop, mangiando un mastellino di gelato Haagen-Dazs.

CHARLY ROSE

Lilli e il vagabondo!

Matthew si guarda i jeans puliti e la camicia.

MATTHEW ROSE

Vagabondo? Be’, grazie. Non pensavo di essere messo così male.

MUSICA

"BELLA NOTTE" DI OLIVER WALLACE, CANTATA DA GEORGE GIVOT E DAL CORO DELLA WALT DISNEY

Si vede la scena in cui, Lilli, una cagnolina, e Biagio, un randagio, mangiano un piatto di spaghetti e polpette davanti a un ristorante, mentre Tony e Joe, il padrone del ristorante e il cuoco, cantano e suonano per loro una serenata.

LA MUSICA CESSA

Questo genere di piaceri è riservato alla business class, ma una hostess comprensiva, che si è intenerita davanti alla faccina di Charly e al fascino goffo di suo padre, ha volentieri trasgredito alle regole.

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