Apparteneva all’Agente Speciale Capo Carl Walder, il superiore di Meredith al BAU.
Riley soffocò un grugnito di scoraggiamento. Era stata ai ferri corti con Carl Walder molte volte. In effetti, l’aveva sospesa e persino licenziata in diverse occasioni.
Ma perché ora stava partecipando alla videochiamata?
Con un brontolio a malapena celato, Meredith disse: “Agente Paige, il Capo Walder è stato tanto gentile da unirsi a noi per questa conversazione. Ed ha messo insieme una squadra, per aiutarci a risolvere questo caso.”
Quando Riley vide l’espressione annoiata sul volto di Meredith, comprese perfettamente la situazione.
Carl Walder aveva monitorato il caso per tutta la mattina. Non appena aveva scoperto che Riley aveva chiesto di poter entrare in videoconferenza con Meredith, aveva radunato il suo gruppo di agenti, per potervi partecipare. Al momento, erano tutti seduti nei loro rispettivi uffici al BAU con i propri computer sintonizzati sulla conferenza.
Il volto di Riley tradì la propria insoddisfazione. Il povero Brent Meredith doveva essersi sentito in trappola. Riley era certa che Walder stesse, come sempre, mettendosi in mostra. E richiamando una propria squadra, stava spudoratamente dimostrando la propria mancanza di fiducia nella professionalità di Riley.
Per fortuna, alcuni degli uomini di Walder erano persone con cui lei aveva lavorato e di cui si fidava. Vide anche Sam Flores, un tecnico di laboratorio fanatico di computer ma molto brillante, e Craig Huang, un promettente giovane agente, a cui aveva fatto da mentore.
Nonostante tutto, l’ultima cosa di cui aveva bisogno al momento era una squadra di persone da gestire ed organizzare. Sapeva che avrebbe reso meglio, lavorando solo con Bill e Jenn.