Conquista Di Mezzanotte - Burnz Arial



Arial Burnz

Conquista di Mezzanotte

Volume 1 delle Cronache Vampire. Uniti dal sangue.

© 2021 - Arial Burnz

Tradotto da Valentina Giglio

Dedica

Un Grazie a Sting

Per“Moon Over Bourbon Street”

Mi ha introdotto

alle delizie di Anne Rice

Lei ha piantato il seme

Di tutto quello che ho scritto

Se non fosse stato per lei

Non sarei mai stata morsa

* * * * *

Recensioni a 5 stelle

“Amici, Midnight Conquest è un meraviglioso ritratto dell'amore eterno. Davina e Broderick sono anime gemelle, eppure ogni volta che ho girato una pagina, ero indecisa tra dubbi e paure. Come può una scrittrice farvi sentire così in conflitto? Il mio cuore gridava mentre precipitavo in un mondo che solo Arial Burnz sa creare. Sono diventata Davina. Sono stata rovinata da Broderick.

“Midnight Conquest vi farà arrabbiare e inciderà una nuova definizione dell'amore nel vostro cuore. Non avevo fili a trattenermi, ma Broderick ha catturato il mio cuore tra le sue dita immortali ed io non ho assolutamente alcuna intenzione di liberarmi.”

~Nom de Plume Book Reviews

“Una volta che Arial Burnz ha fatto penetrare saldamente il suo mondo nella vostra mente, questa storia prende il volo e non vi lascia più! Ha creato un' atmosfera che sembra reale, pericolosa, eppure non rinuncia mai al romanticismo, neppure per un attimo. Entrate nel lato oscuro della storia, dove l'amore è come un faro che unisce due persone, per condividere un amore unico nella vita!”

~Dii Bylo, Tome Tender Reviews Blog

“Un fantasy epico dall'inizio alla fine! Due amanti destinati all'eternità, nonostante le avversità. Grazie a personaggi eccezionali e ad un'azione inarrestabile fin dall'inizio, non sono riuscita a posare il libro. Kudos ad Arial Burnz per aver creato una storia così bella!”

~AJ Nuest, autrice di The Golden Key Chronicles, vincitrice del RONE Award 2015 per il Best Time Travel Romance

“Arial ha una capacità unica di scrivere in un modo che si svela in un insieme di livelli emotivi e mitologici dai quali ho trovato impossibile allontanarmi.”

~M. Sembera, autrice di The Rennillia Series

* * * * *

Estratto dalle Note dell'autrice

Per la cronaca, ho chiamato i miei vampiri “Vamsyriani” perché l'etimologia della parola “vampiro” afferma che non esisteva fino al 1732. Poiché questo termine non era usato nel periodo nel quale si svolge il Volume 1, ho creato una parola che potesse essere facilmente trasformata in “vampiro” con il passare del tempo.

Non ingannatevi, questo romanzo non è classificato come fiction storica, ma come romance paranormale con uno sfondo storico. Per questo motivo ho scritto la maggior parte della storia usando una giusta quantità di linguaggio contemporaneo. Mi sono sforzata di assicurare al dialogo dei personaggi un “sapore” da periodo rinascimentale. Non ho pretese che questo linguaggio sia storicamente accurato. (Inoltre, solo nel linguaggio moderno ci sono così tante parole per descrivere i genitali maschili e femminili, quindi non potevo limitarmi alla scarsa offerta del vocabolario del 16

th

Ecco i miei due penny…

Arial

Giugno 2011

Capitolo 1

Fortezza Scozzese del Consiglio Vamsyriano—1486

“La morte? Posso...” Una nuova ondata di agonia gli strinse il petto. Broderick MacDougal si sentì bruciare, mentre un dolore affilato come un rasoio si diffondeva nel suo corpo e scorreva nelle sue vene. Cadde in ginocchio. Mettendo le mani di fronte a sé, impedì al volto di colpire l'arenaria, mentre il respiro gli veniva strappato dai polmoni. Appoggiò la guancia a terra, senza fiato. La pietra fredda alleviò la febbre della sua pelle. Il suono dei suoi respiri affannati riecheggiò nella vastità della fortezza Vamsyriana. Mentre il dolore scemava, lottò per rimettersi in piedi, fissando i visi giovanili degli Anziani.

Gli Anziani del Consiglio Vamsyriano erano seduti sui loro troni di ferro nero dietro la superficie del tavolo di marmo nero e sembravano tutt'altro che anziani. Rivolsero uno sguardo furioso a Broderick, inginocchiato sul pavimento davanti a loro. Quei tre uomini di diverse nazionalità sconosciute e dall'aspetto diverso, vestiti in eleganti abiti di broccato rosso scuro, non dimostravano più di venticinque anni. Eppure, la loro età poteva essere misurata in secoli, come gli aveva detto Cordelia.

Finalmente in grado di reggersi in piedi, Broderick si schiarì la gola. “La morte?” disse di nuovo. “Non mi sarà permesso vivere, se non sceglierò nessuna delle altre opzioni?”

L'anziano Rasheed, che aveva concesso a Broderick quelle tre scelte, sollevò un sopracciglio nero come il carbone. “Se scegliessi di andare con l'Armata della Luce, non ci sarebbe permesso di ucciderti; ma sì, se non si sceglie una di quelle opzioni oppure noi, la tradizione vuole che la persona che ha rifiutato di fare questa scelta sia uccisa. E' un caso raro, ma è accaduto. Ucciderti sarebbe più misericordioso che preservare il segreto dello nostra razza.”

Nonostante il fuoco che divampava nel suo corpo, Broderick riuscì ad inarcare un sopracciglio a sua volta. “Misericordia? In che senso?”

L'anziano Rasheed rivolse lo sguardo ai suoi pari accanto a sé. “Ti è stato sicuramente illustrato il tuo destino come Schiavo di Sangue. Non è questa la ragione per la quale sei qui?”

A Broderick non piacque il suono di quelle parole e scosse la testa, mentre un rivolo di sudore gli scendeva dalla fronte lungo la guancia. “Cos'è uno Schiavo di Sangue?”

L'anziano Rasheed aggrottò la fronte, poi rivolse uno sguardo critico verso Cordelia. Broderick girò la testa verso destra, stringendo la mascella per lo sforzo, e fissò la donna che lo aveva portato lì. Cordelia Harley aveva un atteggiamento regale, tuttavia cercava di evitare lo sguardo di tutti gli altri, osservando gli arazzi sulle pareti di pietra, mentre il rossore si diffondeva sulle sue guance.

“In poche parole,” continuò Rasheed, “diventare uno Schiavo di Sangue è una sentenza di morte. Lo scambio di sangue che hai sperimentato è ciò che determina la tua condizione.”

In quegli ultimi mesi, Cordelia si era nutrita di Broderick e le sue piccole zanne gli avevano perforato la gola mentre lei beveva piccole quantità di sangue. Poi lei si tagliava il polso e nutriva lui con il proprio sangue, che era il risultato di quello di entrambi. Quello scambio di sangue era necessario... così aveva detto. “Cordelia mi ha detto che ciò faceva parte della trasformazione.”

Rasheed abbassò la mascella e rivolse a Cordelia uno sguardo assassino. “Sei stata tu a creare questo Schiavo di Sangue?” Cordelia rifiutava ancora il contatto visivo con tutti loro. “Guardami, donna!”

Quella bellezza pallida ma perversa guardò l'Anziano da sotto le ciglia corvine, poi abbassò lo sguardo verso il pavimento e annuì. Broderick borbottò.

“Ci hai fatto credere, quando hai richiesto questa trasformazione, che stessi cercando di salvarlo dalla sua condizione, non che l'avessi creata tu stessa!” Rasheed si alzò dalla sedia come la fiamma dal fuoco, lento e illuminato dalla rabbia. “Se oserai muoverti da quel posto prima che sia tutto finito, ti scorticherò viva personalmente e ti lascerò in mostra in questa Sala Grande, fino a quando riterrò che tu abbia sofferto abbastanza.”

Cordelia respirò più velocemente, mentre fissava gli Anziani con occhi colmi di terrore. Rivolse loro un piccolo cenno di assenso.

Rasheed si lasciò sprofondare sulla sedia, continuando a fissarla. “No, Broderick MacDougal. Questo piccolo scambio di sangue ti lega emotivamente e fisicamente all'immortale e, essenzialmente, ti trasforma in uno schiavo della sua volontà. E' per questo che è definito 'Schiavo di Sangue.' Inoltre, questa è la ragione per cui il tuo corpo sperimenta così tanto dolore. Il sangue immortale combatte dentro il tuo corpo, cercando di compiere la trasformazione. Poiché non c'è abbastanza sangue immortale dentro di te, il tuo corpo morirà, combattendo questa battaglia.”

Broderick strinse i denti, lottando sia contro la rabbia nei confronti di Cordelia che contro il dolore della sua condizione. Tutto ciò spiegava perché l'avesse seguita così ciecamente- non aveva il controllo delle proprie emozioni. Aveva di nuovo permesso che una donna lo tradisse.

Tra le due donne delle quali si fidava, quale era responsabile della sua posizione attuale? Il suo tentativo di tutta una vita di uccidere il nemico del suo clan lo aveva spinto ad accettare spontaneamente tutto ciò che Cordelia gli aveva promesso. Comunque, il tradimento di Evangeline aveva causato il massacro dei suoi fratelli e delle loro famiglie, alimentando ulteriormente il suo desiderio di vendetta e non lasciandogli altra scelta che l'immortalità, per raggiungere i propri scopi. E tuttavia, il cuore spezzato dentro il suo petto non avrebbe preteso niente di meno. Broderick spostò gli occhi a sinistra, per fissare il flagello della sua esistenza... il nemico del suo clan, Angus Campbell.

Fin dall'infanzia di Broderick, suo padre Hamish MacDougal aveva guerreggiato senza sosta con Fraser Campbell, in un conflitto privato le cui radici rimanevano- ancora in quel momento- un mistero. Coinvolto in una battaglia sanguinaria dopo l'altra e avendo visto i suoi cari perire sotto i colpi di spada, Broderick aveva sviluppato le proprie ragioni di vendetta contro quel ramo dei Campbell.

Adesso il suo nemico era in piedi davanti a lui, con le vene che pulsavano sulle tempie e la furia che bruciava nei suoi occhi verde-smeraldo, mentre passava uno sguardo furioso prima su Broderick e poi su Cordelia.

“La tua scelta determinerà il tuo destino,” disse l'Anziano Rasheed.

“Chi fa parte di questa Armata della Luce?” chiese Broderick, reprimendo l'impulso di spaccare la mascella ad Angus e rivolgendo invece l'attenzione al Consiglio.

L'Anziano Ammon fornì una spiegazione in un accento ancora più strano di quello di Rasheed. “Si auto-definiscono i figli speciali di Dio,” disse con disprezzo, abbassando lo sguardo lungo il naso aquilino. “Sono uno snaturamento di quello che siamo noi. Affermano di offrire la vita eterna, eppure noi, con la nostra immortalità, non possiamo morire, mentre le loro vite mortali hanno un termine.”

“Se sono mortali,” chiese Broderick con voce tremante, “ a cosa mi servirà andare con loro? Pensavo di essere destinato a morire.”

L'Anziano Mikhail sorrise. “Ci è stato detto che il loro dio può fare miracoli e guarire. Poiché non abbiamo mai visto quelli che si sono uniti a loro- e puoi essere certo che sono molto pochi- non abbiamo modo di confermare o negare queste affermazioni. Se andrai con loro, forse riusciranno a curarti... o forse no. Non possiamo dare garanzie riguardo a ciò che offrono o a ciò che affermano di fare.” Mikhail agitò il suo dito sottile con disprezzo.

“Ma devi affrontarli,” disse l'Anziano Ammon, indicando una porta alla destra di Broderick. “Ti offriranno la loro parte di questa scelta che stai facendo. Tutti quelli che decidono di far parte della razza Vamsyriana devono farlo spontaneamente e prendere una decisione ponderata. Ascolterai quello che hanno da dire, prima di decidere.”

Due uomini, che Broderick notò solo in quel momento in piedi dietro agli Anziani, si fecero avanti e lo aiutarono ad alzarsi. Appoggiandosi a loro, trascinò faticosamente i piedi verso la porta dietro alla quale lo attendeva un nuovo, possibile destino. Guardò in cagnesco Cordelia. Lei rifiutò ancora il contatto visivo con lui, mentre passava. L'aveva preso per uno stupido. Non aveva mai avuto l'intenzione di donargli l'immortalità, ma lo aveva semplicemente usato per arrivare ad Angus e negargli la vendetta di uccidere Broderick con le sue stesse mani. La rabbia evidente di Angus sia nei confronti di Broderick che di Cordelia confermava che lei era riuscita nel suo intento. Tuttavia, Broderick poteva solo tirare a indovinare il motivo per cui lei lo aveva condotto davanti al Consiglio. Perché non deriderlo semplicemente di fronte ad Angus? Perché portarlo lì? Inoltre, la presenza di Angus a quella riunione non aveva senso. Era lì per opporsi alla trasformazione? Perché il Consiglio non permetteva semplicemente ad Angus di ucciderlo? Broderick non poteva certamente difendersi, eppure l'altro si comportava come se avesse le mani legate.

Poi un'idea lo colpì. Se fosse entrato in quella stanza e avesse scelto di diventare un membro dell'Armata della Luce, quasi certamente Angus non avrebbe ottenuto la sua vendetta. Broderick sarebbe stato sotto la loro protezione. Se per caso l'Armata della Luce fosse riuscita a curarlo, probabilmente avrebbe vissuto un altro giorno per combattere ed avrebbe ancora avuto la loro protezione, pur essendo mortale. E se non avessero potuto curarlo, almeno, se fosse morto, lo avrebbe fatto sapendo che Angus non avrebbe avuto la sua ricompensa... un ultimo atto di sfida, per quanto debole. Nessuna di quelle cose gli piaceva, ma che scelta aveva?

Un Vamsyriano spinse la pesante porta di quercia. I due immortali aiutarono Broderick a sedersi sull'unica sedia di legno nella stanza, di fronte a un'altra porta sulla parete opposta. Annuirono, poi si ritirarono negli angoli in ombra dietro di lui. Il silenzio della stanza lo avvolse come una nebbia.

Un braciere elevato bruciava alla destra di Broderick, crepitando, sibilando e gettando una tremula luce arancione sulle pareti di pietra, ma senza fornire troppa illuminazione. Lui sobbalzò, quando un'altra ondata di fuoco gli attraversò il corpo, togliendogli il fiato. Si aggrappò al bracciolo, lottando contro quel tormento e aspettando che il dolore scemasse. Tutto questo deve finire o impazzirò per la tortura di questa condizione!

Il rumore di un chiavistello che veniva tirato indietro dall'altra parte della porta fece vibrare il suo corpo. Nuove ondate di dolore gli avvolsero le gambe e gli fecero arricciare le dita dei piedi. Una figura incappucciata entrò nella stanza. La porta si chiuse dietro quella persona e il chiavistello produsse di nuovo un rumore metallico, chiudendoli tutti nella stanza. Il corpo di Broderick si riprese, mentre la fitta scemava e lui riusciva a respirare di nuovo.

La figura si fermò di fronte a lui. “So che la tua condizione può sembrare senza speranza, ma Dio può guarirti da questa malattia del sangue.”

Broderick si irrigidì e si sporse in avanti per cercare di vedere il viso sotto il mantello, ma il braciere forniva poco aiuto ai suoi occhi. “E' impossibile,” grugnì tra i denti. “La voce che sento deve uscire da una tomba.”

La donna davanti a lui spinse indietro il cappuccio per rivelare i lunghi capelli dorati che lui conosceva così bene. Evangeline, quella sgualdrina di sua moglie, scosse la testa e lo fissò con lo sguardo inebetito. Il labbro di Broderick si arricciò in una smorfia e lui inghiottì la bile che gli stava risalendo in gola.

Evangeline piagnucolò e cadde in ginocchio. “Caro Padre nel Cielo, come hai potuto scegliere me per affrontare mio marito? Sceglierà di sicuro la strada dell'oscurità, se sono io che devo mostrargli la luce. Perché non hai mandato qualcun altro?”

Broderick si alzò e le si avvicinò, mentre la rabbia gli offuscava i sensi. La pena che si diffuse nel suo cuore minacciò di travolgerlo come le onde di un torrente e lui cercò di combattere le lacrime che gli pungevano gli occhi. Avrebbe guardato la luce abbandonarla, come aveva visto spegnersi le vite di Maxwell e Donnell.

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