Frammenti Di Cuore - Rabil Alyssa


Table of Contents

Title Page

Legal Page

Book Description

Riconoscimenti

Capitolo Uno

Capitolo Due

Capitolo Tre

Capitolo Quattro

Capitolo Cinque

Capitolo Sei

Capitolo Sette

Capitolo Otto

Capitolo Nove

Capitolo Dieci

Capitolo Undici

Capitolo Dodici

Capitolo Tredici

Capitolo Quattordici

Capitolo Quindici

Capitolo Sedici

Capitolo Diciassette

Capitolo Diciotto

Capitolo Diciannove

Capitolo Venti

Capitolo Ventuno

Capitolo Ventidue

Capitolo Ventitré

Capitolo Ventiquattro

Capitolo Venticinque

Capitolo Ventisei

Capitolo Ventisette

Capitolo Ventotto

Capitolo Ventinove

Capitolo Trenta

Capitolo Trentuno

Capitolo Trentadue

Capitolo Trentatré

Capitolo Trentaquattro

Capitolo Trentacinque

Capitolo Trentasei

Capitolo Trentasette

Capitolo Trentotto

More exciting books!

L'Autrice

FRAMMENTI DI CUORE

ALYSSA RABIL

Frammenti di Cuore

ISBN # 978-1-80250-042-4

©Copyright Alyssa Rabil 2021

Cover Art by Louisa Maggio ©Copyright March 2021

Interior text design by Claire Siemaszkiewicz

Traduzione di Sara Coccimiglio 2021

Pride Publishing

Questa è un’opera di fantasia. Tutti i personaggi, i luoghi e i fatti sono frutto dell’immaginazione dell’autore e non rappresentano la realtà. Ogni somiglianza con persone, vive o morte, fatti e luoghi è puramente casuale.

Tutti i diritti riservati.

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in alcuna forma, elettronica o meccanica, senza il permesso scritto dell’editore.

Eventuali domande devono essere indirizzate per iscritto ai responsabili. Atti non autorizzati o limitati in relazione a questa pubblicazione possono dar luogo a procedimenti civili e / o azioni penali.

L’autore e l’illustratore hanno rivendicato i rispettivi diritti ai sensi del Copyright Designs and Patents Acts 1988 (e successive modifiche) per essere identificati come l’autore di questo libro e l’illustratore dell’opera d’arte.

Pubblicato nel 2021 da Pride Publishing, United Kingdom.

L'amore trova sempre una strada.

Aaron Beaumont è un disastro. La vita non è mai semplice, quindi come poteva pensare che un po' di bondage sarebbe stato d'aiuto? Anche se ha risolto il problema dei soldi, il prezzo da pagare è stato più alto di quanto si aspettasse. Per sua fortuna viene salvato da Silas Anderson. Silas, che è un medico, lo porta a casa e cura le ferite sul suo corpo, ma Aaron non può permettere che quel tocco gentile sfiori ciò che si nasconde sotto la sua pelle.

Quando Aaron tenta di tornare a casa il mattino seguente, scopre che il peggio è già accaduto. All'improvviso si ritrova senza un posto dove andare. Ancora una volta il suo mondo si scontra con quello di Silas.

Col futuro incerto davanti a loro, tra Aaron e Silas nasce qualcosa che nessuno dei due ha mai sperimentato prima, e capiscono che è qualcosa che potrebbero non sperimentare mai più.

Tuttavia, la felicità è proprio fuori dalla loro portata, e prima di poter avere il loro lieto fine dovranno affrontare il passato e i demoni che esso porta con sé.

Riconoscimenti

L'autore riconosce lo stato di marchio registrato e i proprietari dei seguenti marchi menzionati in questa opera di fantasia:

Google: Google, Inc.

Xanax: Pharmacia & Upjohn Company LLC

Jurassic Park: Universal Pictures, Amblin Entertainment

Jeep: Stellantis

Il Laureato: Embassy Pictures

Olimpiadi: Comité International Olympique association

Stanford: Board of Trustees of the Leland Stanford Junior University

Batman: DC Comics

Adderall: Takeda Pharmaceuticals U.S.A. Inc.

Romeo: William Shakespeare

Tic Tac: Soremarter S.A.

Superman: DC Comics

Clark Kent: DC Comcs

Hulk: Marvel Characters, Inc.

Rocky: United Artists

Toyota: Toyota Jidosha Kabuslinki Kaisha TA Toyota Motor Corporation

Hans Gruber: Gordon Company, Silver Pictures, 20th Century Fox

Doogie Howser: Steven Bochco Productions, 20th Century Fox Television, 20th Television

Alcoholics Anonymous: Alcoholics Anonymous World Services, Inc.

Jacuzzi: Jacuzzi, Inc..

Capitolo Uno

Gay a Pagamento

Aaron si sedette sul bordo del letto con le mani in grembo. L'uomo dietro la telecamera cliccò qualcosa e si accese una luce rossa.

“Imbarazzato?” chiese l'uomo con un sogghigno.

“Infreddolito”, rispose Aaron.

“La timidezza rende meglio nella telecamera”, disse l'uomo. “Ma posso lavorare anche sull'ostinazione.” Ecco di nuovo quel sorrisetto. “Presentati.”

“Aaron. Hai bisogno anche del cognome?”

L'uomo roteò gli occhi. “No. E ora hai rovinato la ripresa.” Prese fiato. “Presentati.”

“Aaron.”

“Bravo ragazzo. Io sono Farley. Il tuo Dom arriverà tra poco. Lo chiamerai Signore o Padrone.”

“Va bene.” Aaron si spostò sul letto. Voleva muovere le mani – mostrarsi sicuro e dimostrare che non aveva paura – ma probabilmente avrebbe solo guadagnato altri commenti sprezzanti da parte di Farley. Non gli piaceva essere l'unico nudo. Peggio ancora, non era sicuro di quanto le cose sarebbero migliorate una volta che l'altro ragazzo nudo si fosse unito a loro.

Sarà nudo? si chiese Aaron. Per favore, fa che sia nudo. Oppure no. Forse non si farà vivo.

Non era troppo tardi per scappare. Non aveva firmato un contratto o cose del genere. I soldi erano ancora nella borsa in un angolo della stanza. Avrebbe potuto tirarsi indietro in ogni momento.

“Perché sei qui?” chiese Farley.

Aaron fece un cenno alla telecamera. Non sapeva dove guardare. Decise di guardare verso Farley, che roteò gli occhi. “Ho bisogno di soldi,” rispose.

“È la prima volta che fai porno?”

“Sì.” Aaron guardò la telecamera. “Voglio dire… sono già stato filmato prima, ma…”

“Stai zitto.” Farley aggiunse una lente all'obiettivo. “Questo lo taglierò più tardi. Non sono qui per ascoltare la storia della tua vita.”

Aaron sospirò. Avrebbe potuto andarsene, tornare a casa il più velocemente possibile, fare una lunga doccia calda e poi dimenticare che tutto quello fosse mai accaduto.

“Sei gay?”

“No”, rispose Aaron.

“Allora cosa ti ha portato qui?” chiese Farley.

“Il denaro.”

Farley avvicinò l'inquadratura. “È anche lontanamente possibile per te assomigliare meno a un gorilla di montagna arrabbiato e più a un twink vergine?” chiese. “Capisco che il tuo QI arriva solo a eguagliare quello di un primate deficiente, ma sicuramente puoi seguire le istruzioni di base.”

Aaron lo fissò. “Che cos'è un twink?”

“Oh Gesù”, sospirò Farley. “Va bene. Non importa.” Fece un'altra pausa. “Perché hai bisogno di soldi?”

“Eh…” iniziò Aaron. “È… è una faccenda privata.”

“Fidanzata?” chiese Farley.

“No,” rispose Aaron.

“Di' solo che è per la tua ragazza.”

“È per la mia ragazza.”

Farley alzò gli occhi al cielo. “Hai mai succhiato un cazzo prima, Aaron?”

“No.”

“Hai mai pensato di farlo?”

Aaron lanciò un'occhiata da Farley alla telecamera. “Sì.”

“Parlamene.”

“È… è stato molto tempo fa.”

“Spiegati meglio.”

“Mi sono incuriosito al liceo”, rispose Aaron. “Non è niente di che.”

“Uomo di poche parole”, disse Farley. “Va bene. Non avrai bisogno di parlare molto oggi. Hai mai pensato di prendere un cazzo nel culo?”

“Suppongo di sì.”

“Hai idea di quello che ti aspetta?”

“Ho cercato un po' su Google.” Aaron aveva trascorso l'intera settimana prima di quel giorno a setacciare Internet in cerca di consigli. Aveva fatto sette docce negli ultimi tre giorni e non mangiava da due. Si era detto che era solo accurato, che non era perché aveva perso l'appetito o perché si era sentito sporco dopo aver riattaccato il telefono per confermare l'incontro. Si era detto che era solo sesso. Agli uomini piace il sesso. Il sesso non era un grosso problema.

Farley prese un foglio di carta dalla scrivania dietro di sé. “Sai cosa rende la mia attività una società di produzione così speciale?”

“La tua personalità calda e frizzante?”

Farley sorrise mentre guardava in basso. “L'autenticità”, rispose. “Tutto è consensuale, ovviamente. Uomini come te entrano per qualsiasi motivo – compensando eccessivamente i loro nervi con la spavalderia maschile, – ma non se ne vanno finché tutte le parti non sono state completamente soddisfatte.”

“Sì, vuoi che i video vendano bene”, disse Aaron. “C'era scritto nella email.” Aveva trovato quel 'lavoro' online. L'annuncio era vago, ma promettevano un sacco di soldi per due ore di lavoro. Aaron aveva inviato loro una email, li aveva chiamati, poi si era presentato di persona. Farley gli aveva persino mostrato i soldi prima che Aaron si togliesse i vestiti. Non era affatto una messa in scena di alta classe, era solo ciò che ci si aspettava da una “chiamata per attori di film per adulti”. Probabilmente avrebbe dovuto dire a qualcuno dov'era nel caso le cose fossero andate male, ma poi qualcuno avrebbe saputo quello che stava facendo.

“Nessun falso orgasmo”, continuò Farley. “Al nostro pubblico piace sapere che ciò che provi è reale.”

“Va bene”, disse Aaron.

“La tua safe word per questo Dom è pietà. Usala con saggezza. Se le cose non andranno bene, sceglierò qualcuno che penso avrà più successo di te.”

Aaron annuì. Si sentiva un po' nauseato e chiuse gli occhi per un momento.

“Mi hai letto nel pensiero”, disse Farley. Attraversò la stanza e lanciò ad Aaron un pezzo di stoffa. “Legalo stretto sopra gli occhi e non sbirciare.”

Aaron si morse il labbro, ma fece come gli era stato detto. “Così?” All'improvviso qualcosa di morbido lo colpì in faccia. “Che diavolo?” sbottò. Armeggiò con quello che sembrava un cuscino e lo gettò di lato.

“Mi sto solo assicurando che tu non riesca a vedere.”

“Dannazione”, mormorò Aaron. Sentì la porta aprirsi, poi Farley tornare alla sua posizione vicino alla telecamera e infine un'altra serie di passi avvicinarsi al letto.

Non è troppo tardi. Manda tutto al diavolo e torna a casa. Nessuno saprà mai che sono stato qui. Posso trovare i soldi da qualche altra parte.

“Ciao, Aaron,” disse una voce profonda. Una mano ferma e ruvida gli passò tra i capelli. “Hai idea di cosa stai facendo?” chiese l'uomo… il Padrone.

“No,” sussurrò Aaron.

Farley tossì.

“No, Signore”, si corresse Aaron. Poteva sentire il proprio corpo tremare, ma si disse che stava solo giocando. Farley gli aveva detto di essere un twig… un twing… qualcosa di virginale, insomma. Stava solo recitando. Non aveva paura.

Il Padrone fece scorrere il pollice sulle labbra di Aaron. “Apri la bocca,” disse. Aaron obbedì.

Il Padrone spinse la sua gamba tra le ginocchia di Aaron, costringendo le sue gambe ad aprirsi. “Mani dietro la schiena”, ordinò.

Di nuovo, obbedì.

Corri. Non ne vale la pena. Vendi un rene. Dona il tuo sperma a una donna ricca. Impara a fare il giocoliere e unisciti a un circo.

Qualcosa di caldo e umido toccò le labbra di Aaron e lui sussultò. Il Padrone fece scorrere di nuovo le dita tra i capelli di Aaron e lo tenne fermo. Un bacio. Il Dom lo stava baciando. Lasciò una scia di baci fino all'orecchio di Aaron.

“Tutto bene?” sussurrò il Dom.

Aaron piegò la testa di lato. “Sì”, rispose. “Scusate. I nervi.”

“Fammi sapere se ti senti a disagio”, sussurrò il Dom. Mordicchiò il collo di Aaron.

“La safe word è pietà, giusto?” chiese Aaron.

“Giusto.” Il Padrone lo baciò di nuovo e sussurrò contro le sue labbra: “Ti giuro che non ti farò del male.” Si alzò, le dita ancora una volta impigliate nei capelli di Aaron. “Apri la bocca” ordinò di nuovo.

Aaron fece come gli era stato detto, e questa volta era sicuro al novanta per cento che quello che stava per entrargli in bocca fosse un cazzo. Una rapida spinta del Dom confermò i suoi sospetti. All'inizio il Padrone andò lento, mantenendo i movimenti calmi e leggeri. Le sue dita ancora stringevano i capelli di Aaron mentre con l'altra mano gli accarezzava la guancia.

Nonostante sapesse che quello che stava facendo avrebbe potuto rovinare in mille modi diversi e orribili la sua vita, Aaron era sorprendentemente rilassato.

Succhialo. Fallo venire. Poi vai a casa. Non è così male. Manca solo un'ora e mezza.

All'improvviso, Farley fece schioccare qualcosa. “Taglia”, disse.

Il Padrone si allontanò da Aaron. “Qual è il problema? Stai girando da meno di un minuto.”

“Il suo piccolo cazzo floscio e triste, ecco qual è il problema”, disse Farley. “Nessuno vuole vedere una cosa del genere.”

“Dagli un po' di tempo”, disse il Dom. “È nervoso.”

“Scusatemi”, disse Aaron, intuendo che i soldi erano in pericolo. “Posso avere un'erezione.” Si prese l'uccello in mano e cercò di reagire.

Mi stanno guardando. Diventa duro. Vieni. Prendi i soldi. Vattene. Porta il denaro a Daniel.

Aaron si sentì di nuovo nauseato. Se suo fratello minore avesse avuto la minima idea della provenienza di quei soldi, probabilmente non avrebbe mai più parlato con Aaron.

Se papà sapesse…

Se Robert Beaumont lo avesse saputo, si sarebbe assicurato che Aaron non rivedesse mai più Daniel.

“Questo è patetico”, disse Farley.

“Fammi provare”, disse il Dom. “Aaron, sdraiati sulla schiena.”

“Che cosa hai intenzione di fare?” chiese Farley.

“Tutto questo è difficile da sopportare per lui”, rispose il Padrone. “Dobbiamo aiutarlo a rilassarsi”.

“Non voglio sprecare il vostro tempo”, intervenne Aaron. “Posso farlo io.”

“Eppure eccoti qui, a sprecare il mio tempo”, disse Farley. Poi sospiro. “Silas, concedici un momento, ti va?”

“No. Possiamo aiutarlo a… chi stai chiamando?” chiese il Dom.

Farley doveva aver preso il telefono. Zittì il Dom. “Manda qui Regina. Ha l'attrezzatura per il bondage. Dille che abbiamo bisogno di Ralph.”

“Questa non è una scena di bondage,” disse il Dom.

“Tieni il tuo culo fuori da tutto questo”, disse Farley. “Regina saprà cosa fare con lui. Ora esci.”

Il Dom fece di nuovo scorrere le dita tra i capelli di Aaron. Era piacevole, ma non impedì ad Aaron di tremare.

“Posso farlo io” mormorò Aaron.

Il Dom tolse la benda dai suoi occhi e si inginocchiò tra le sue gambe. Mise una mano sulla coscia di Aaron e fece dei piccoli cerchi sui muscoli con il pollice.

Anche il Padrone era nudo. Aveva i capelli scuri e disordinati. I suoi occhi erano di un azzurro gelido e bellissimo. Lui era bellissimo.

“Questo tipo di lavoro non è per tutti”, disse il Dom. “Non c'è niente di cui vergognarsi se vuoi andartene perché non ti senti a tuo agio.”

“No”, disse Aaron. “Posso farlo.”

“Per l'amor di Dio,” sbottò Farley, “alzati. Avrei dovuto accoppiarlo con Ralph fin dall'inizio.”

“Non metterlo in coppia con Ralph. È troppo rude”, disse il Dom.

Farley alzò gli occhi al cielo. “Non puoi innamorarti di ogni piccolo verginello con gli occhi da cerbiatto.”

“Ti ho già detto che non dovremmo lavorare con i dilettanti”, rispose il Padrone. “È troppo rischioso.”

Farley mormorò qualcosa che suonava come 'il complesso del cavaliere dall'armatura scintillante' e si rimise il telefono in tasca. “Nuova regola”, disse. “Ogni volta che proponi una scena o una ambientazione per avere un po' di cuore con gli attori, prendo un dollaro dal tuo stipendio.”

“Questo non è giusto” disse Aaron.

“Ignoralo,” disse il Dom. “Deve essere meschino per sopravvivere, allo stesso modo in cui uno squalo deve continuare a nuotare per poter vivere.”

La porta si aprì. Una donna entrò portando un grande borsone e un uomo alto e con la barba trasandata la seguì.

“È arrivata la cavalleria”, disse Farley. “Silas, vattene.”

“No, io…”

“Vuoi che sottragga i soldi anche al verginello?” chiese Farley. “Ha bisogno di qualcuno più forte.”

“Allora perché scegliere me in primo luogo?” chiese il Dom.

“Volevo essere gentile”, sbottò Farley.

Il Dom si voltò di nuovo verso Aaron. “Puoi ancora dire di no.”

“Vattene adesso, o verrai licenziato”, disse Farley.

Дальше