L'anno del contagio - Connie Willis 3 стр.


— Ma ha spiegato perché la transizione deve avvenire oggi — spiegò Mary. — Lo ha detto nel suo discorso, affermando che la gente del 1300 non prestava molta attenzione alle date, tranne che per il tempo del raccolto e della semina e per le festività religiose. Ha detto che la concentrazione di tali festività era maggiore intorno al periodo natalizio e che era per questo che la Sezione Medievale ha deciso di mandare Kivrin proprio ora… perché si potesse servire dei giorni dell'Avvento per determinare la sua posizione temporale e avere la garanzia di trovarsi nel punto della transizione il ventotto di dicembre.

— Il motivo per cui la sta mandando adesso non ha nulla a che vedere con l'avvento o con le festività religiose — ribatté Dunworthy, continuando ad osservare Badri, che aveva ripreso a premere un tasto per volta con espressione accigliata. — Avrebbe potuto rimandare alla prossima settimana e usare l'Epifania come data di prelievo, così come avrebbe potuto effettuare prove senza esseri umani per sei mesi e poi effettuare lo stesso la transizione con uno sfasamento temporale. Se la sta mandando proprio adesso è perché Basingame è in vacanza e non è qui per fermarlo.

— Oh, misericordia! — esclamò Mary. — Anch'io avevo avuto l'impressione che stesse agendo in maniera un po' troppo precipitosa. Quando gli ho detto per quanto tempo mi sarebbe stato necessario trattenere Kivrin in infermeria lui ha cercato di convincermi a ridurlo ed io ho dovuto spiegargli che quel tempo era necessario perché i vaccini facessero effetto.

— Il recuperò è fissato per il ventotto di dicembre — commentò Dunworthy. — Ti rendi conto di quale ricorrenza sacra si tratta? È la ricorrenza della Strage degli Innocenti e questa, in considerazione di come si sta gestendo la transizione, potrebbe essere una coincidenza fin troppo appropriata.

— Non puoi bloccare tutto? — domandò Mary. — Puoi proibire a Kivrin di andare, vero? Dopo tutto sei il suo insegnante.

— No — la corresse Dunworthy, — non lo sono. Lei è una studentessa di Brasenose e il suo insegnante è Latimer — spiegò, accennando con una mano in direzione di Latimer, che aveva raccolto di nuovo lo scrigno e stava sbirciando distrattamente al suo interno. — Kivrin è venuta a Balliol e mi ha chiesto di seguire la sua preparazione in maniera non ufficiale — aggiunse, girandosi a fissare il vetro sottile con espressione spenta. — All'epoca le ho detto che non poteva andare.

Kivrin si era recata da lui quando era ancora una studentessa del primo anno.

— Voglio andare nel medioevo — aveva dichiarato.

Era alta appena un metro e mezzo e con quei suoi capelli biondi raccolti in trecce non era parsa neppure grande abbastanza per attraversare la strada da sola.

— Non può — aveva ribattuto Dunworthy, commettendo così il suo primo errore: avrebbe invece dovuto rispedirla alla Sezione Medievale e dirle che doveva rivolgere quella richiesta al suo insegnante. — Il medioevo è un'epoca chiusa, perché quei secoli sono di livello dieci.

— Un livello globale — aveva ribattuto Kivrin, — e secondo il Signor Gilchrist è una valutazione ingiusta. Lui sostiene che tale valutazione non reggerebbe mai ad un'analisi condotta anno per anno e che è basata soprattutto sul livello di mortalità di quel periodo, che era prevalentemente dovuto alla cattiva nutrizione e all'assenza di supporto medico. La valutazione non sarebbe neppure lontanamente altrettanto elevata per uno storico che fosse stato vaccinato contro le malattie, quindi il Signor Gilchrist ha intenzione di chiedere alla Facoltà di Storia di rivedere la valutazione e di aprire una parte del quattordicesimo secolo.

— Non posso immaginare che la Facoltà di Storia acconsenta ad aprire ai viaggi temporali un secolo che ha conosciuto non soltanto la Peste Nera e il colera ma anche la Guerra dei Cento Anni — aveva ribattuto Dunworthy.

— Però potrebbero farlo, e in questo caso io ci voglio andare.

— È impossibile — aveva insistito lui. — Anche se quel secolo venisse aperto, la Sezione Medievale non manderebbe mai una donna, perché nel quattordicesimo secolo era inconcepibile che una donna potesse viaggiare da sola senza una scorta. Soltanto quelle delle classi più infine circolavano sole ed erano caccia libera per qualsiasi uomo o bestia che si fosse imbattuto in esse, mentre le donne della nobiltà e della classe media che cominciava ad emergere erano sempre custodite dal padre, oppure dal marito o dai servi… di solito da tutti e tre contemporaneamente… e poi anche se non fosse una donna lei non è laureata, e il quattordicesimo secolo è troppo pericoloso perché la Sezione Medievale possa prendere in considerazione l'eventualità di mandare una studentessa. Se proprio dovesse, manderebbe uno storico esperto.

— Non è un'epoca più pericolosa del ventesimo secolo — aveva ribattuto Kivrin, — con le esalazioni di iprite, gli incidenti automobilistici e i bombardamenti di precisione… se non altro nel medioevo nessuno mi farà cadere in testa una bomba, e poi chi può definirsi uno storico medievalista esperto? Nessuno ha esperienza acquisita in loco e voi storici del ventesimo secolo di Balliol non sapete niente del medioevo. Nessuno ne sa niente perché non ci restano quasi documenti di quell'epoca, tranne i registri delle parrocchie e quelli delle tasse, e nessuno ha la minima idea di come vivesse quella gente, di come fosse. Vuole per favore aiutarmi?

— Temo che dovrà parlare della cosa con la Sezione Medievale — aveva infine affermato Dunworthy, ma ormai era troppo tardi.

— L'ho già fatto — aveva risposto Kivrin, — e anche lì non sanno niente del medioevo… niente di pratico, intendo. Il Signor Latimer mi sta insegnando l'inglese medievale, però tutto si riduce alle inflessioni dei pronomi e agli spostamenti delle vocali e in realtà non mi ha insegnato a dire nulla di concreto. Io ho bisogno di conoscere la lingua e le usanze — aveva continuato, appoggiandosi alla scrivania di Dunworthy, — come anche il tipo di denaro che usavano, l'etichetta che si osservava a tavola e altre cose del genere. Lo sa che nel medioevo i piatti non esistevano? Si usavano invece pagnotte piatte chiamate manchet, e quando si finiva il pasto si consumavano anche quelle. Mi serve qualcuno che mi insegni particolari come questi, in modo da non commettere errori.

— Io sono un esperto del ventesimo secolo, non un medievalista, e non ho più studiato nulla che riguardasse il medioevo da almeno quarant'anni.

— Però conosce il genere di cose che avrò bisogno di apprendere. Se mi dirà quali sono io potrò fare le dovute ricerche e imparare quello che mi serve.

— Perché non si è rivolta a Gilchrist? — aveva domandato Dunworthy, anche se personalmente riteneva Gilchrist uno stupido pieno di sé.

— Sta lavorando alla modifica delle valutazioni e non ha tempo.

E a cosa gli sarà servito aver modificato le valutazioni se poi non avrà uno storico da mandare? aveva pensato Dunworthy.

— Perché non si rivolge allora a quella professoressa americana in visita qui da noi, la Signora Montoya? — aveva chiesto a voce alta. — Se non sbaglio sta lavorando ad uno scavo medievale nelle vicinanze di Witney e dovrebbe sapere qualcosa sulle usanze dell'epoca.

— Anche la Signora Montoya non ha tempo, perché è troppo impegnata a reclutare gente che lavori a quei suoi scavi di Skendgate. Sono tutti inutili, non lo capisce? Lei è il solo che mi possa aiutare.

— Ma loro sono membri della facoltà di Brasenose ed io no — avrebbe dovuto ribattere Dunworthy… ma invece aveva provato una maliziosa soddisfazione nel sentire quella ragazza affermare ciò che lui aveva sempre pensato, e cioè che Latimer era un vecchio rimbambito e Montoya un'archeologa frustrata, e che Gilchrist era incapace di addestrare uno storico, e si era sentito indotto a servirsi di lei per dimostrare alla Sezione Medievale come si sarebbero dovute fare le cose.

— Incrementeremo le sue capacità linguistiche con un traduttore — aveva affermato, — però voglio che impari il latino ecclesiastico, il francese normanno e il tedesco arcaico in aggiunta all'inglese medievale che il Signor Latimer le sta insegnando.

Immediatamente Kivrin aveva tirato fuori una matita e un blocco per appunti dalla tasca ed aveva cominciato a compilare un elenco.

— Inoltre dovrà acquisire esperienza pratica di vita di campagna… il che significa imparare a mungere le mucche, a raccogliere le uova e al coltivare ortaggi — aveva continuato Dunworthy, contando i vari punti sulle dita. — I suoi capelli non sono abbastanza lunghi, il che significa che dovrà prendere del cortixidile. Poi dovrà imparare a filare con il fuso e non con l'arcolaio, che non era ancora stato inventato, e dovrà anche prendere lezioni di equitazione.

A quel punto si era interrotto, tornando in sé.

— E sa che altro dovrà imparare? — aveva proseguito, fissando la ragazza che era china con espressione estremamente seria sul suo blocco per appunti, intenta a prendere annotazioni con le trecce che le penzolavano dalle spalle. — Dovrà imparare come curare ulcere e ferite infette, come preparare per il funerale il corpo di un bambino e come scavare una tomba, perché la percentuale di mortalità sarà comunque pari ad un livello dieci, anche se in qualche modo Gilchrist riuscirà a far modificare la valutazione. Nel 1300 la durata media della vita era di trentotto anni. Continuo a ritenere che lei non dovrebbe andare in quell'epoca.

Kivrin aveva sollevato lo sguardo su di lui, la matita sospesa sul blocco.

— Dove posso andare per vedere dei cadaveri? — aveva chiesto. — All'obitorio? Oppure devo chiedere alla Dottoressa Ahrens, all'Infermeria?

— Le ho detto che non poteva andare — affermò Dunworthy, continuando a fissare la partizione di vetro senza vederla veramente, — ma lei non mi ha dato ascolto.

— Lo so — annuì Mary. — Non ha dato ascolto neppure a me.

Dunworthy si sedette accanto a lei con mosse rigide, perché la pioggia e l'affannosa ricerca di Basingame avevano aggravato la sua artrite. Accorgendosi di avere ancora addosso il cappotto si contorse per sfilarselo e si liberò anche della sciarpa che portava arrotolata intorno al collo.

— Volevo cauterizzarle il naso — proseguì Mary. — L'ho avvertita che gli odori del quattordicesimo secolo potrebbero incapacitarla in maniera completa, perché nella nostra era noi non siamo semplicemente abituati al puzzo di escrementi, di carne marcia e di decomposizione. Le ho detto che la nausea avrebbe interferito in maniera significativa con la sua capacità di agire…

— Ma non ti ha dato ascolto — concluse per lei Dunworthy.

— No.

— Io ho cercato di spiegarle che il medioevo era un'epoca pericolosa e che Gilchrist non stava prendendo precauzioni sufficienti, ma lei ha ribattuto che mi stavo preoccupando per nulla.

— E forse è vero — osservò Mary. — Dopo tutto, è Badri e non Gilchrist a gestire la transizione e tu hai detto che interromperà tutto se dovessero esserci problemi di sorta.

— Già — commentò Dunworthy, osservando Badri attraverso il vetro.

Il tecnico aveva ripreso a battere sui tasti, premendoli uno alla volta con gli occhi fissi sugli schermi… Badri era il tecnico migliore non soltanto di Balliol ma dell'intera università, e aveva effettuato decine di transizioni.

— Inoltre Kivrin è ben preparata — aggiunse Mary. — Tu l'hai istruita ed io ho trascorso tutto l'ultimo mese in Infermeria per fornirle le necessarie difese fisiche. Adesso è protetta contro il colera e il tifo e qualsiasi altra malattia esistente nel 1320… fra cui tra parentesi non figura la peste che tanto ti preoccupa, in quanto in Inghilterra non ci sono stati casi di Morte Nera fino a quando essa vi è giunta nel 1348. Per ulteriore precauzione le ho rimosso l'appendice ed ho incrementato il suo sistema immunitario somministrandole antivirali a spettro totale, e le ho tenuto un breve corso di medicina medievale. Oltre a questo lei ha svolto parecchio altro lavoro per conto suo… durante la sua degenza in infermeria ha studiato le erbe medicinali.

— Lo so — annuì Dunworthy. Kivrin aveva trascorso le precedenti vacanze natalizie memorizzando la Messa in latino e imparando a tessere e a ricamare, e lui le aveva insegnato qualsiasi altra cosa che gli fosse venuta in mente. Questo però sarebbe stato sufficiente a impedirle di essere calpestata da un cavallo o violentata da un cavaliere ubriaco di ritorno a casa dalle Crociate? E nel 1320 bruciavano ancora la gente sul rogo… per cui nessun vaccino avrebbe potuto proteggerla se qualcuno l'avesse vista apparire e avesse deciso di avere a che fare con una strega.

Riportò lo sguardo oltre la partizione di vetro. Latimer aveva raccolto lo scrigno per la terza volta per poi tornare a posarlo, mentre Montoya continuava a scrutare con impazienza il cronometro da polso e il tecnico batteva sui tasti con aria aggrondata.

— Avrei dovuto rifiutare di assisterla — borbottò. — L'ho fatto soltanto per mettere in evidenza la mancanza di competenza di Gilchrist.

— Sciocchezze — ribatté Mary. — Lo hai fatto perché lei è Kivrin. Quella ragazza è com'eri tu… intelligente, piena di risorse e decisa.

— Io non sono mai stato così avventato.

— Certo che lo eri. Mi ricordo ancora di quella volta che eri impaziente di andare ad assistere al bombardamento su Londra e di farti scaricare nugoli di bombe sulla testa. E mi pare di rammentare un certo incidente relativo alla vecchia Biblioteca Bodleiana…

La porta della stanza di preparazione si spalancò e dalla soglia sbucarono Gilchrist e Kivrin, che si sollevò le lunghe gonne per scavalcare le scatole rovesciate. La ragazza indossava il mantello bianco foderato di pelo di coniglio e il vestito azzurro che era venuta a mostrare a Dunworthy il giorno precedente. Il mantello era di stoffa tessuta in casa e sembrava una vecchia coperta che qualcuno le avesse gettato sulle spalle, e le maniche del vestito erano troppo lunghe, tanto che quasi le coprivano le mani. I suoi lunghi capelli biondi erano trattenuti indietro da un nastro e le ricadevano sciolti sulle spalle. Nel complesso continuava a non apparire abbastanza grande da poter attraversare la strada da sola.

Dunworthy si alzò in piedi, pronto a picchiare ancora contro il vetro non appena lei avesse guardato nella sua direzione, ma la ragazza si fermò in mezzo all'ammasso di oggetti con il volto ancora parzialmente girato dall'altra parte, e abbassò lo sguardo sui segni tracciati sul pavimento, portandosi un poco più avanti e assestandosi intorno alla figura le lunghe gonne.

Intanto Gilchrist si avvicinò a Badri, gli disse qualcosa e raccolse un blocco magnetico per appunti posato sulla consolle, cominciando a spuntare le voci che vi erano segnate con tratti decisi di una penna luminosa.

In quel momento Kivrin disse qualcosa, indicando il cofanetto dai bordi di ottone e Montoya si raddrizzò con impazienza sulla persona, smettendo di sbirciare da sopra la spalla di Badri per avvicinarsi alla ragazza scuotendo il capo. Kivrin insistette con maggiore decisione e alla fine Montoya si inginocchiò e spostò l'oggetto più vicino al carro.

Dopo aver spuntato un'altra voce dal suo elenco, Gilchrist impartì un ordine a Latimer, che andò a prendere una piatta scatola di metallo e gliela porse; quando fu munito della scatola, Gilchrist disse qualcosa a Kivrin, che subito unì davanti al petto i palmi delle mani e chinò il capo su di essi, cominciando a parlare.

— Si sta esercitando a pregare? — domandò Dunworthy. — Le sarà utile, dal momento che l'aiuto di Dio sarà il solo su cui potrà fare affidamento in questa transizione.

— Stanno controllando l'impianto — spiegò Mary.

— Quale impianto?

— Si tratta di uno speciale registratore miniaturizzato che le permetterà di annotare le sue osservazioni. Dal momento che la maggior parte della gente del 1300 non sapeva né leggere né scrivere, le ho inserito un microfono in un polso e una micromemoria nell'altro: li può attivare premendo uno contro l'altro i palmi delle mani, e in questo modo parlando nel registratore da l'impressione di pregare. La componente di memoria ha una capacità di 2,5 megabyte, quindi lei dovrebbe poter registrare le sue osservazioni nell'arco dell'intero periodo di due settimane e mezza.

Назад Дальше