Sarebbe dovuto andare lì e confondersi tra la folla. Sorridendo al pensiero, riportò lattenzione sulla fila.
Scrutando di nuovo il parcheggio, si soffermò su tre persone quasi vicine allingresso. Laura che le circondava era sorprendentemente diversa dagli altri umani. Una leggera sfumatura di pura luce bianca che circondava il gruppo abbagliò la sua vista interiore di vampiro.
Riducendo lintensità, Kyou scosse la testa e le guardò di nuovo. Anche con i sensi intenzionalmente offuscati, riusciva a rilevare un debole bagliore che scorreva attorno alle tre figure. Uno scintillio di polvere arcobaleno pioveva direttamente sopra di loro, oscurando la luce come per nasconderla alla sua vista.
Kyou scrutò il cielo ma non vide nulla. Restrinse lo sguardo, comprendendo più di quanto avrebbe dovuto.
Non aveva mai visto nulla di simile nella sua vita infinita. Un debole ricordo attirò la sua attenzione mentre fissava il gruppetto con gli occhi spalancati. Ricordava le parole di suo fratello minore prima che Hyakuhei lo uccidesse in modo così atroce: se trovassimo trovare il Cuore di Cristallo Protettore allora forse potremmo essere liberi dalloscurità, fratello.
Aveva preso in giro Toya, dicendogli che quel gioiello era solo una leggenda ed era impossibile trovarlo, ma suo fratello aveva insistito: «Laura di colei che protegge il cristallo brillerà di luce sacra. Non vuoi essere libero?».
Una sensazione malinconica lo pervase con quel ricordo. Avrebbe dato qualsiasi cosa per liberare suo fratello dalla vita cui Hyakuhei lo aveva condannato. La brezza che entrò dalla finestra gli soffiò via i capelli dal viso come per dirgli di andare, come se Toya stesso gli stesse dicendo di andare.
Lasciandosi avvolgere dalloscurità, Kyou riapparve indisturbato tra la folla di giovani ignari, continuando a fissare quella luce pura.
*****Kyoko ridacchiò vedendo che Suki muoveva le sopracciglia verso Tasuki quella ragazza passava davvero troppo tempo con Shinbe, ultimamente. In risposta, fece una smorfia con gli occhi incrociati, facendola ridere finché Tasuki non si voltò per capirne il motivo.
Suki si appoggiò al muro per non cadere e Kyoko scrollò le spalle, dicendo a Tasuki: «Chissà che le è preso, non è mai stata normale.», poi alzò un sopracciglio e aggiunse: «Devo farla uscire dal manicomio almeno una volta a settimana, altrimenti peggiora e inizia a rosicchiare gli alberi davanti casa.».
Tasuki le si avvicinò sorridendo, come se volesse dirle qualcosa allorecchio, ma poi parlò ad alta voce perché Suki potesse sentire: «Magari stasera, mentre torni a casa, dovresti riportarcela.».
Kyoko annuì sogghignando, poi sentì i peli dietro la nuca drizzarsi come se qualcuno la stesse osservando. Sperando che Toya non le avesse seguite di nascosto, cercò di non pensarci mentre manteneva lattenzione sui suoi amici.
Alla fine Suki prese fiato e le disse che dopo avrebbero fatto un pigiama party nella cella disolamento, poi chiese a Tasuki se voleva unirsi a loro. «Abbiamo anche preso una camicia di forza per loccasione.» aggiunse, facendo una linguaccia a entrambi.
«Metti via quellarma tagliente, prima di fare male a qualcuno» ribatté Kyoko, lasciandola a bocca aperta.
Mentre la fila iniziava a scorrere, Kyoko si guardò alle spalle, chiedendosi chi la stesse osservando. Vedeva solo le luci del parcheggio e unorda di persone in attesa di entrare, e si accigliò per quella paranoia. La sensazione di disagio che qualcuno la stesse osservando non se ne andava, anzi, la preoccupava. Ricordò lavvertimento di Kotaro riguardo uno stalker nei pressi del campus e rimpianse di non avergli accennato dove sarebbe andata.
Suki la prese per mano e la trascinò mentre camminava. Kyoko lasciò perdere quella sensazione inquietante quando entrarono nelledificio e la sua attenzione fu attratta dallinterno dellenorme club.
Kyou laveva vista girarsi come se percepisse la sua presenza. Il suo sguardo si era spostato molto lentamente verso il punto in cui lui si trovava, ma sapeva che non poteva vederlo nellombra. Nascosto dal mantello delle tenebre, la osservò mentre entrava nel locale.
I suoi occhi dorati scrutarono la stanza, sapendo che non cerano soltanto esseri umani in quegli spazi scarsamente illuminati, tuttavia erano minacce lievi che non meritavano la sua attenzione.
Suki si fermò nei pressi del bar, in modo da non dover allontanarsi troppo per prendere un drink e avere comunque una buona visuale della pista da ballo. La musica si stava già alzando ma non al punto da urlare per farsi sentire.
Kyoko era stupita da quanto fosse bello quel posto, era contenta di essersi lasciata trascinare lì. Dopotutto, nella vita non esiste soltanto lo studio, che aveva occupato tutto il suo tempo per più di una settimana. Tutta lenergia di quel locale creava dipendenza e lei sorrise eccitata, era uno di quei rari momenti in cui sentiva che poteva accadere di tutto.
Invece di tavoli e sedie veri e propri, cerano dei divani imbottiti con tavolini di vetro per poggiare le bevande. Viola, blu e nero erano i colori principali e conferivano al club un pizzico di mistero e magia, con tutte le luci che cambiavano colore e creavano una sorta di caos sensuale. Latmosfera era quasi inebriante.
La penombra dava privacy a coloro che la cercavano e Kyoko arrossì, pensando a tutte le cose che a volte accadevano al buio cose che lei non aveva ancora sperimentato. Si chiese cosa stesse facendo Kotaro, poi riportò lattenzione sui suoi amici.
Kyou si sedette nellangolo più buio, non lontano da quellaura così pura. Osservando il gruppo, capì che il bagliore proveniva solo da una persona. Il suo sguardo sintenerì per la prima volta dopo innumerevoli anni mentre la guardava sorridere per la maestosità del club. Era come guardare lalba ed era una cosa che non faceva da molto tempo.
Lei era bellissima, con lunghi capelli ramati che coprivano la camicia bianca di seta che indossava.
Scrutò il suo corpo perfetto, osservando la pelle scoperta e la minigonna, poi le gambe ben delineate e di nuovo il suo collo che era esposto. Le scrutò il viso con disappunto, era girata e non riusciva a vedere i suoi occhi gli occhi erano lo specchio dellanima.
Il suo istinto stava reagendo come non aveva mai fatto prima dora. Quella sensazione, che non riusciva a descrivere, lo agitava e, in qualche modo, gli ricordava suo fratello. Non gli piaceva lignoto.
Oscurò le ombre intorno a sé quando lei si voltò, guardando nella sua direzione. Quella scena lo fece rimanere quasi senza fiato. Gli occhi verde smeraldo della ragazza erano colmi di innocenza ma lui vi leggeva anche malizia e potere.
Kyou strinse il pugno così forte che sentiva le gocce di sangue iniziare a colare. Perché una tale innocenza era lì, in un posto del genere? Dovrebbe essere vietato. Sentì un ringhio che cresceva nel profondo del proprio petto e cercò di sopprimerlo.
Se i suoi sospetti erano giusti, Hyakuhei sarebbe apparso e la situazione sarebbe diventata pericolosa molto in fretta. Era lei che teneva dentro di sé il Cuore di Cristallo Protettore? Le parole di suo fratello tornarono a perseguitarlo se la troviamo, potremo liberarci di lui.
Isolando gli altri rumori allinterno della discoteca, Kyou si concentrò su di lei con tutti i suoi sensi, per conoscerla meglio e prepararsi. I suoi occhi dorati quasi brillarono mentre simmergeva nei pensieri del gruppo che era seduto al tavolo. Ascoltare il pensiero dei mortali era una cosa che non faceva da molto tempo.
Tasuki si offrì di andare a prendere il primo giro di drink perché il barista era suo cugino non avrebbe sprecato la sua unica possibilità di fare colpo su Kyoko. Sapeva che lo considerava solo un amico ma lui voleva essere di più, se solo lei avesse aperto gli occhi e notato la sua devozione. Non sarebbe mai esistito un uomo che potesse amarla più di lui, non era possibile.
Tasuki si offrì di andare a prendere il primo giro di drink perché il barista era suo cugino non avrebbe sprecato la sua unica possibilità di fare colpo su Kyoko. Sapeva che lo considerava solo un amico ma lui voleva essere di più, se solo lei avesse aperto gli occhi e notato la sua devozione. Non sarebbe mai esistito un uomo che potesse amarla più di lui, non era possibile.
Suki sorrise nel sentire che Tasuki conosceva il barista e gli chiese di portare due Long Island Iced Tea per loro. Lui fece locchiolino a Kyoko e annuì, dicendo che sarebbe tornato subito. Poi andò subito a ordinare i drink.
Kyoko fissò Suki sbalordita, «Long Island? Ma noi» iniziò, ma Suki agitò una mano per zittirla e disse: «Dai, Kyoko. Vivi un po! Gli esami sono finiti e poi abbiamo già bevuto altre volte.», cercò di sdrammatizzare sorridendo, poi alzò gli occhi al cielo. Sperando di cambiare argomento, aggiunse: «Devo ammettere che vestita così, e con quelle curve, non sembra che non hai letà per bere qui.», poi rise per lo sguardo sorpreso della sua amica.
Kyoko la guardò scettica e le disse: «Due volte, Suki. Ho bevuto solo due volte e me lo ricordo a stento e non ho bisogno di vestirmi così per dimostrare che sono maggiorenne.». Poi arrossì per quello che ricordava dellultima volta in cui aveva festeggiato il suo compleanno per colpa di Suki non ricordava molto della sua stessa festa.
Ricordò la gigantesca ciotola di frutta che Suki le aveva passato con un sorriso innocente, sapeva che andava matta per la frutta e ne aveva approfittato. Lei laveva finita quasi tutta senza neanche accorgersi che era stata marinata nellalcol.
Mi metterà di nuovo nei guai me lo sento! pensò Kyoko, abbandonandosi mentalmente alla sconfitta. Gli altri le avevano detto che quella sera non riusciva né a camminare né a parlare.
Suki sogghignò, scrollando le spalle, «Quindi questa è la terza volta.», poi sorrise di gioia quando Tasuki portò i drink, e prese avidamente il suo bicchiere.
Kyoko si morse il labbro e mormorò qualcosa, poi si voltò e sorrise a Tasuki. Dopotutto, capitava a chiunque di essere messi sotto pressione dagli amici e lei, credulona comera, cedeva sempre.
«Ecco i vostri Long Island Iced Tea.» disse Tasuki mentre si sedeva, bevendo un sorso del suo drink. Sentì il calore aumentare improvvisamente perché la bevanda era forte. Guardò suo cugino dietro il bancone e il suo sorriso birichino gli fece capire che le bevande erano più forti del normale.
Poi scosse la testa e guardò di nuovo le ragazze. «Agli esami, sperando di passarli a pieni voti.» disse per brindare, poi, guardando Kyoko negli occhi, aggiunse: «E speriamo di non perderci mai di vista, qualunque cosa accada.».
Lei arrossì e sorrise timidamente mentre prendeva il suo bicchiere. Bevve subito un sorso e spalancò gli occhi, il sapore le piaceva. Se non riesci a batterli, unisciti a loro. pensò, e fece locchiolino a Suki.
Immerse una cannuccia nel drink e in dieci minuti di risate e battute, il bicchiere si svuotò. Le guance di Kyoko erano arrossate mentre gli effetti dellalcol iniziavano lentamente a manifestarsi.
Tasuki, sentendosi più a suo agio e un po più coraggioso, chiese alle ragazze se volevano ballare. I suoi occhi si oscurarono in modo attraente quando prese la mano di Kyoko e la condusse verso la pista da ballo, con Suki che le teneva laltra mano.
Sapeva che quella sarebbe stata la notte migliore di tutto il periodo al college e non se ne sarebbe mai dimenticato.
A poca distanza, Kyou vide il giovane di nome Tasuki che prendeva per mano la ragazza dagli occhi verdi e sentì il bisogno di staccare le dita a quel tipo che osava toccarla. Nei suoi occhi poteva leggere chiaramente i sentimenti puri che provava per la ragazza, ma non si fidava ancora di lui.
Era un qualcosa che accadeva spesso nei locali notturni, un giovane che fa bere una ragazza e poi approfitta della sua ingenuità. I suoi occhi si tinsero di rosso mentre guardava i tre che si avvicinavano alla pista da ballo. Sentiva il bisogno di prendere quella ragazza e nasconderla da chiunque avesse voluto farle del male o possederla.
Si chiese il perché di quella strana sensazione nei suoi confronti. Se era davvero lei ad avere il cristallo, allora che cosa avrebbe dovuto fare? Una cosa era certa lavrebbe uccisa a mani nude, piuttosto che permettere a Hyakuhei di averla.
Se la leggenda era vera e il nemico avesse messo le mani sul potere del Cuore di Cristallo Protettore, non ci sarebbe stato modo di fermarlo.
*****Kamui sedeva invisibile sopra una delle enormi casse davanti al DJ, mentre guardava la pista da ballo dove Kyoko e Suki stavano ballando con un ragazzo. Alzò un sopracciglio quando vide chi era e un sorriso gli apparve sulle labbra quando notò laura color ametista che circondava il giovane.
La sua attenzione tornò sullaltro uomo che stava seguendo la sacerdotessa. Aveva già provato a bloccarlo quando Kyoko era ancora in fila allingresso, ma il guardiano maggiore era testardo come sempre. Le vibrazioni che Kyou stava emanando erano forti e leggermente contaminate.
«Kyou, a che stai pensando?» si chiese ad alta voce, sapendo che nessuno poteva ascoltarlo né vederlo. Guardando Kyou, che a sua volta stava fissando Kyoko, capì che era opera del destino. Il destino avrebbe sempre condotto i guardiani verso la loro sacerdotessa, in qualsiasi mondo o era.
Kamui avrebbe voluto far incontrare Toya e Kyou, ma sapeva che era meglio cercare di usare qualsiasi potere su Kyou. Sentì i brividi freddi che gli risalivano lungo il braccio al pensiero di far arrabbiare il pericoloso guardiano dorato.
Scrutò di nuovo la folla, sapendo che non era Kyou quello di cui doveva preoccuparsi. Allinterno del club cerano altri non umani, ma la vera oscurità si stava avvicinando sempre di più chissà se anche Kyou riusciva a sentirla.
La cosa migliore che lui potesse fare, per il momento, era aiutare a nascondere i poteri di Kyoko da occhi indiscreti. Con quel pensiero saltò giù dalla cassa, ma i suoi piedi non toccarono il pavimento.
Capitolo 4
Mentre raggiungevano laffollata pista da ballo, Suki e Kyoko iniziarono subito a muoversi al ritmo della musica, con Tasuki che le guardava affascinato. I corpi accaldati attorno a loro le facevano sudare mentre lalcol gli scorreva nelle vene.
Suki si avvicinò a Kyoko, si abbracciarono e iniziarono a strusciarsi a vicenda. Si misero a ridere e continuarono a ballare come se fossero una coppia di fidanzati, perdendosi nella musica. Avevano imparato a ballare così quando erano piccole.
Prese da quellattimo di puro divertimento, si erano momentaneamente dimenticate del loro accompagnatore.
Tasuki le guardava ballare in quel modo e sentiva il calore affiorargli sulle guance Accidenti! il suo corpo stava reagendo a quella visione. Gli sembrava di non avere più fiato nei polmoni. Guardare i loro corpi che si sfregavano lun laltro mentre le loro mani vagavano su entrambi era quasi difficile da sopportare.
Volendo unirsi al divertimento, decise di muoversi prima di perdere il coraggio.
Fermandosi di fronte a Kyoko, vide che aveva gli occhi chiusi. Poi guardò Suki, che sorrise e si accovacciò dietro la sua amica, per poi alzarsi lentamente mentre le accarezzava le cosce. Sperava che Tasuki avesse il coraggio di ballare allo stesso modo e gli disse: «Perché non balli con noi? È troppo divertente!». Poi sorrise e lo afferrò per la cintura, spingendolo verso Kyoko.
Lei spalancò gli occhi quando si sentì urtare da un corpo maschile e sentì le guance in fiamme quando si rese conto che Tasuki la teneva stretta. «Ehi.» gli sorrise timidamente, le piaceva il modo in cui i loro corpi si stavano toccando. Sapeva di potersi fidare di lui, non avrebbe superato i limiti, era sempre stato un gentiluomo.