Tasuki le era sempre stato simpatico e le avrebbe fatto piacere che Kyoko lo frequentasse più spesso al posto di Toya le stava simpatico anche lui ma non sempre la trattava bene, e lei era contenta che la sua amica non si lasciasse sopraffare.
Poi cera Kotaro, che avrebbe preso Kyoko e lavrebbe sposata allistante, se ne avesse avuto la possibilità. Era gentile e la trattava come una dea, ma Suki non si sentiva a suo agio allidea di perdere la sua migliore amica.
I suoi occhi silluminarono allidea di far mettere insieme Tasuki e Kyoko, soprattutto dopo il modo in cui avevano ballato. Però sapeva che non doveva farsi scoprire, perché Kyoko poteva incutere molta paura quando si arrabbiava. Ci voleva coraggio per frequentare i due ragazzi che la sua amica stava frequentando. Il sorriso di Suki si addolcì mentre pensava al suo ragazzo, anche se non avrebbe mai ammesso che lo fosse. Shinbe era pazzo quanto i due con cui usciva Kyoko, se non di più.
Riportando i pensieri al presente, si alzò con un sorriso malizioso. «Vado a convincere il DJ a mettere la mia canzone preferita, torno subito!» disse, e li lasciò da soli. Dentro di sé sperava che, così facendo, la piccola scintilla che cera tra i due scoccasse.
Kyoko guardò Tasuki, sentiva la testa leggera e sorrise con aria colpevole. «Un po di tè andrebbe bene o magari del caffè, ancora meglio. Anche se, a volte, la carica della caffeina è quasi peggio.» disse, poi sorrise e aggiunse: «Se non ti dispiace andare a prenderlo, io vado in bagno.». Tasuki le porse una mano per aiutarla ad alzarsi e lei sbatté le palpebre quando la vista iniziò a sfocarsi, poi ridacchiò e disse: «Torno subito.». Scrutò le pareti, cercando le indicazioni per il bagno. Individuandole verso lingresso, sincamminò sperando di non barcollare davvero come temeva. Sciacquandosi il viso con dellacqua fredda e non bevendo altri alcolici per quella sera, forse sarebbe stata meglio.
Kyou sirrigidì quando vide la ragazza dirigersi dritto verso lultimo posto in cui voleva che andasse, verso lingresso e verso il nemico. I suoi occhi dorati si tinsero di rosa e, con un ringhio, lui svanì come se non fosse mai stato lì.
Con la mente confusa, Kyoko si chiese perché avessero messo i bagni proprio davanti alla porta dingresso, mentre guardava un mucchio di persone che stavano ancora entrando. Alcune sembravano già in vena di fare baldoria e il rumore allinterno della sala era sempre più forte.
Yohji, uno dei ragazzi del college, entrò senza guardare dove stesse andando e inciampò. Suo fratello laveva già convinto a fermarsi in un paio di bar lungo il tragitto e adesso era arrivati lì. Mentre si voltava per chiamare Hitomi, suo fratello minore, si scontrò con un corpo morbido e caldo.
Sentendo una voce femminile, Yohji allungò subito la mano e la afferrò. Guardando il viso della ragazza, sorrise spudoratamente ed esclamò: «Kyoko?».
Quando la stanza smise di girare, Kyoko guardò il ragazzo che laveva urtata e salvata allo stesso tempo. «Yohji ciao.» disse, arrossendo quando lui si avvicinò, e cercò subito di liberarsi.
Non va bene, per niente., le parole le riecheggiarono nella testa come un avvertimento.
Aveva incontrato Yohji molte volte a scuola e, anche se aveva un bel fisico che attirava le ragazze, lei cercava sempre di evitarlo. Era troppo aggressivo per i suoi gusti, preferiva stare alla larga da lui e dal suo gruppo.
«Sto bene Yohji, puoi lasciarmi andare.» sorrise, nascondendo la propria ansia e cercando di mantenere la calma.
Yohji non allentò la presa e sorrise per il suo disagio. «E perché dovrei lasciarti andare adesso che ti ho presa?» le chiese, con gli occhi già pieni di lussuria e di unaria predatoria. Le andava dietro da molto tempo e lei non gli dava mai retta. Adesso che le sue due guardie del corpo non cerano, non se la sarebbe cavata così facilmente.
Hyakuhei osservò la scena con interesse. Vedeva perfettamente il ragazzo, mentre la ragazza era girata di spalle. Quella ragazza rifletté. I suoi occhi assunsero un bagliore misterioso mentre la guardava. Sentiva lodore del suo nervosismo e della sua purezza, era quasi insopportabile per i propri sensi.
Quanto al ragazzo che la teneva stretta, la sua lussuria era così densa nellaria che poteva essere tagliata con un coltello. Hyakuhei restrinse lo sguardo quando il bisogno di uccidere quellidiota iniziò a bruciargli nelle vene. Si avviò ma trovò uno scudo di polvere arcobaleno che gli bloccava il cammino. Lo scintillio si placò mentre lui si appoggiava di nuovo al muro, con unespressione perplessa. Lei era protetta dallimmortale?
Hyakuhei allungò una mano e toccò ciò che rimaneva della barriera, lasciandosi pervadere da quella sensazione rassicurante. Un tale effetto calmante non avrebbe represso a lungo le sue intenzioni malvagie. I ragazzini e i loro giochi. pensò sorridendo, mentre continuava a guardare la ragazza.
La sua aura lo aveva preso alla sprovvista. Scrutò il suo bel corpo e la sua pelle che brillava come la rugiada su un fiore prima dellalba. Il desiderio di toccarla lo assalì mentre faceva un passo avanti, stavolta ignorando la fastidiosa barriera scintillante.
Proprio mentre stava per prendere la ragazza tra le braccia, unaltra ondata di possessività lo colpì quasi fisicamente. Unaura familiare accarezzò i suoi sensi, non la sentiva da decenni. Dando unultima occhiata alla ragazza che aveva reclamato mentalmente, i suoi occhi scuri sintenerirono mentre prendeva la sua decisione. Presto sarebbe stata sua.
Sorrise sentendo la nuova aura e tornò nelloscurità. E così il mio ribelle Kyou ha deciso di unirsi al gioco vediamo quali sono le sue intenzioni. si disse.
*****Toya entrò nellappartamento che condivideva con Shinbe ma, non vedendo il suo amico, iniziò ad urlare: «Shinbe, dove diavolo sei?». Era furioso e, per ovvie ragioni, aveva un brutto presentimento, specialmente dopo che Kotaro lo aveva informato delle altre ragazze scomparse erano così tante.
I suoi nervi erano già stati messi alla prova e, se non avesse trovato subito su Kyoko, avrebbe spaccato qualcosa. Sarebbe stata fortunata se le avesse permesso di allontanarsi di nuovo. In quel caso, lavrebbe ammanettata in modo permanente per tenerla al sicuro.
Shinbe uscì dal bagno mentre si abbottonava la camicia, sembrava pronto ad uscire. «Sono qui, che succede?» disse, sedendosi sul divano per allacciarsi le scarpe come se niente fosse.
Kotaro era in piedi dietro Toya, in attesa di sapere se Shinbe avesse qualche informazione su dove si trovasse Kyoko. Si appoggiò al ripiano della cucina e li osservò.
Se Toya avesse ricordato ciò che Shinbe aveva fatto per lui in passato, probabilmente gli avrebbe mostrato più rispetto. Kotaro piegò la testa di lato e si corresse mentalmente: No, non lo farebbe.. Sarebbe stato divertente vederlo infuriato se non si fosse trattato di Kyoko.
«Non trovo Kyoko e neanche Suki!» esclamò Toya, irritato quando laltro non lo guardò neanche. Il sorriso compiaciuto di Shinbe gli stava decisamente dando sui nervi. Se il suo amico non fosse già mezzo rimbambito per tutti gli scappellotti che riceveva da Suki, avrebbe danneggiato volentieri laltra metà del suo cervello. Ma in quel momento voleva che fosse cosciente e rispondesse alle sue domande.
Shinbe finì di allacciarsi le scarpe, consapevole che Suki lo avrebbe odiato, ma non gli importava. Si sarebbe fatto perdonare, si divertivano sempre dopo aver litigato. I suoi occhi silluminarono a quel pensiero sì, sarebbe stato divertente.
Sentendo un ringhio pericoloso, riportò subito lattenzione sul suo amico e, con un sopracciglio alzato, esclamò: «Che cè?».
«Dannazione, Shinbe! Non sto scherzando! Dove diavolo sono Suki e Kyoko?» sbottò Toya, guardandolo storto. Se non avesse avuto subito una risposta, sarebbe esploso.
Shinbe si accigliò quando notò Kotaro appoggiato al bancone. Toya e la guardia non si piacevano, ma adesso erano insieme. Sentì il petto stringersi e rispose: «Non lo so con sicurezza, Suki mi ha scaricato dicendo che sarebbe uscita, ma non ha detto con chi.».
Quando Toya riprese a imprecare, si alzò in piedi e aggiunse: «Calmati, non ho finito. Mentre ero da lei, prima, ho visto un volantino del Club Midnight, con la data di oggi.», poi sogghignò e disse: «Mi stavo preparando per andare lì e vedere se riuscivo a trovarla.».
Kotaro sospirò mentre Toya iniziò a blaterare sulla stupidità delle ragazze. Non volendo perdere tempo, si voltò verso la porta dicendo: «Grazie, Shinbe.», poi se ne andò più preoccupato che mai. Sperava solo che Kamui fosse con lei per proteggerla in qualche modo.
Shinbe lo guardò mentre se ne andava, poi guardò Toya e gli chiese: «Che sta succedendo e perché Kotaro era qui?». La preoccupazione aveva invaso i suoi occhi color ametista. Kotaro gli era sempre piaciuto, ma non poteva dirlo a Toya senza essere etichettato come un traditore.
Toya prese le chiavi mentre rispondeva: «Te lo dico mentre andiamo.», poi si voltò e si avviò verso la porta, senza neanche assicurarsi che Shinbe lo seguisse. Odiava stare senza Kyoko, gli sembrava di andarsene in giro confuso. Era arrivato il momento di trovarla e rimetterla al proprio posto accanto a lui.
Capitolo 5
Kyoko non gradiva il modo in cui Yohji la teneva stretta e la sua irritazione stava aumentando. Spingendosi più forte che poté contro il suo petto, cercò di convincerlo di nuovo a lasciarla andare, con gli occhi pieni di rabbia.
«Senti, devi lasciarmi andare subito! Non sono venuta qui da sola.» gli disse, poi rimase sbalordita quando lui sorrise e la strinse di nuovo. Maledizione! pensò, sbattendo un piede a terra con la speranza di calpestare il suo.
Dallaltra parte della sala, Tasuki aveva portato il tè al tavolo; guardando verso lingresso per cercare Kyoko, si accigliò quando vide Yohji che la infastidiva. La maggior parte delle persone che conoscevano Tasuki lo credevano il tipico ragazzo americano, il ragazzo gentile della porta accanto e il più famoso della scuola ma aveva un carattere nascosto. E Yohji era sul punto di farlo scatenare, se non avesse tolto le mani da Kyoko.
La rabbia di Tasuki si manifestò sul suo viso mentre attraversava la sala per andare a salvare la sua dolce Kyoko. Sentendo le voci al college, sapeva che Yohji e suo fratello erano aggressivi con le ragazze ed erano stati persino accusati di stupro più di una volta.
Mentre si avvicinava, vide Hitomi accanto a lui ma non si lasciò intimidire. Quei due erano una piaga e lo sapeva. I suoi occhi si tinsero di ametista mentre camminava, aveva ladrenalina a mille e digrignò i denti quando vide Kyoko che cercava di liberarsi.
Kyoko rimase sbalordita quando Yohji le accarezzò la schiena e le afferrò il sedere, costringendola ad inarcarsi. Percepiva la sua lussuria mentre lui le sorrideva diabolicamente.
«Adesso basta!» esclamò, alzando una mano così in fretta che lui non se ne accorse finché non sentì leco dello schiaffo.
Hitomi sentì il rumore e si voltò a guardare la guancia arrossata di suo fratello. Sogghignò ma poi vide arrivare Tasuki con unespressione furiosa.
Suo fratello era in grado di badare alla ragazza ribelle, perciò si mise davanti a quel tipo per bloccarlo. «E tu dove credi di andare?» gli chiese.
Tasuki incrociò lo sguardo di Yohji. Vide che stava toccando Kyoko e, senza pensarci, sferrò un pugno nello stomaco a Hitomi. Con suo grande stupore, il ragazzo si mosse appena.
Essendo molto più grosso di lui, Hitomi gli tirò un pugno e lo fece sbattere contro la parete opposta. Immaginando che non si sarebbe alzato da terra, scrollò le spalle e si voltò verso suo fratello, alle prese con il suo nuovo giocattolino.
Vedere la ragazza che lottava per liberarsi fece sorridere Hyakuhei. E così la ragazza non è facile da gestire. Sarà divertente farle cambiare idea. pensò, poi, guardando il giovane che era corso a difendere il suo onore, decise chi sarebbe stata la sua nuova recluta.
Afferrò Tasuki prima che cadesse a terra. I suoi sensi gli dicevano che era ancora puro vergine che strano. Nascondendosi nelloscurità per non farsi vedere, osservò il ragazzo. Lo aveva visto interagire con la ragazza e altre persone, era la scelta giusta.
«Benvenuto nelloscurità, figliolo» sussurrò mentre gli affondava le zanne nella vena. Rimase sbalordito per il suo sapore un potere nascosto? Aveva un sapore di ametista. Lo strinse più forte, ne voleva ancora.
Tasuki aveva reagito bene al pugno in faccia perché aveva parecchia adrenalina nelle vene. Stava già cercando di rialzarsi quando si sentì afferrare da dietro e si bloccò per la paura quando vide tutto nero. Sentì una voce quasi seducente nelloscurità e sussultò quando dei denti affilati gli affondarono nel collo. Mentre la vita gli sfuggiva, i suoi ultimi pensieri andarono a Kyoko e al bisogno di raggiungerla. Fece per allungare una mano in un ultimo tentativo di andare da lei quando fu sopraffatto ed emise il suo ultimo respiro.
*****Kyoko sentiva ancora bruciare la mano con cui aveva schiaffeggiato Yohji. Percepiva molti sguardi puntati su di sé e aveva voglia di sparire. Come se non bastasse, il rumore dello schiaffo era sembrato un colpo di pistola.
Accidenti a tutto! ringhiò mentalmente. Avrebbe voluto evitare la cosa ma Yohji si era comportato da idiota. A proposito non le aveva ancora tolto e mani di dosso. Kyoko lo guardò storto e, a giudicare dalla sua espressione arrabbiata, non credeva che avesse intenzione di lasciarla andare.
Ricambiò locchiataccia, aspettando di vedere se lavrebbe punita o lavrebbe liberata. Avrebbe scommesso sulla prima opzione
Kyou sapeva che una ragazza così esile non poteva sfuggire alla lussuria del tipo che la teneva stretta. Immaginò di annientarlo per aver osato toccare ciò che lui aveva intenzione di reclamare per sé. Allimprovviso non gli importava se Hyakuhei lo avesse sentito o meno. Proprio mentre si muoveva per uscire dallombra, intenzionato ad allontanare la ragazza da quel molestatore, sentì un ringhio cupo.
Stupito, si rese conto che quel verso poteva appartenere soltanto a Lycan. I suoi occhi dorati seguirono il rumore fino alla sua fonte mentre continuava a vibrare a poca distanza dalla ragazza. La rabbia del lupo pervase il corridoio affollato.
Kyou restrinse lo sguardo, chiedendosi se poteva fidarsi a lasciare che una tale forza si avvicinasse a Kyoko. Non vedeva un Lycan da quando era stato trasformato e, comunque, lo aveva visto da lontano. Ricordò di aver detto a Toya che vampiri e lupi mannari non erano amici. Suo fratello gli aveva chiesto il perché e lui non aveva risposto perché aveva solo ripetuto le parole di Hyakuhei, non conosceva il motivo.
Kotaro vide Yohji che infastidiva la sua ragazza e perse il controllo. In un batter docchio, lo sbatté contro il muro e lo afferrò per la gola, sollevandolo da terra. Aveva già avuto a che fare con i due fratelli debosciati e, dove ce nera uno, cera sicuramente anche laltro.
I suoi sensi si allertarono quando fiutò lodore di Hitomi e capì che stava arrivando da dietro. Con un calcio ben piazzato, lo fece volare per aria e lo vide atterrare in fondo al corridoio. Le persone si sparpagliarono e larea si svuotò rapidamente.
Kyoko era seduta a terra con gli occhi spalancati era successo tutto così in fretta che se nera accorta a stento. Guardò Hitomi e poi Kotaro, che teneva il collo di Yohji, che stava diventando blu.