LGBT La Pandemia Del Mondo - Andrzej Stanislaw Budzinski 8 стр.


Risolvere i problemi. Dubito, che esista nel mondo una coppia che non litighi. Perché litigare è parte integrante della crescita nel rapporto coniugale. Certamente si può litigare in diversi modi, però in qualche modo tutti litigano. I problemi ci sono e ci saranno! Limportante è imparare a risolvere le incomprensioni nella coppia. E molto importante la capacita di ascoltare ed entrare nei pani dellaltro, cioè lempatia.

Vedete che il livello delle cause che conducono al divorzio è cambiato. Da quelle superficiali siamo scesi più in profondità. Dopo la conoscenza più profonda che riguarda le cause del divorzio, ancora una volta, vi propongo di rispondere alla stessa domanda di prima. Ognuno di noi ad essa deve rispondere personalmente. Secondo voi: quali sono le cause più gravi che portano al divorzio e perché?

Alcuni dei motivi degli impedimenti, ce li dice Gesù stesso nel suo insegnamento: [5] Per questo luomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? [6] Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, luomo non lo separi. [7] Gli obiettarono: Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via? [8] Rispose loro Gesù: Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. [9] Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa unaltra commette adulterio. [10] Gli dissero i discepoli: Se questa è la condizione delluomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi. [11] Egli rispose loro: Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. [12] Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca(Mt 19,5-12).

Di fronte allinsegnamento di Gesù i discepoli si comportano un po come bambini, immaturi e irresponsabili. Se il divorzio è vietato, allora forse è meglio non legarsi con la donna? Vediamo che il problema della separazione dalla moglie non è nuovo, era presente non solo ai tempi di Gesù, ma già ai tempi

di Mosè, più di 1500 a.C., e ancora prima. [10] Gli dissero i discepoli: Se questa è la condizione delluomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi. Da ciò che dicono si può capire che vedono il matrimonio come un pericolo che limita la loro libertà. Non capiscono che cosè il matrimonio agli occhi di Dio. Dalle parole di Gesù esce un altro motivo dei divorzi:

mancanza di responsabilità e fedeltà ai voti fatti,

una mancanza di perseveranza,

durezza dei cuori,

un desiderio di libertà, però quella dopo il peccato originale, libertà, che in realtà è la prigione, libertà, che si oppone alla volontà di Dio.

Linsegnamento di Gesù riguarda la responsabilità e un approccio maturo allo stato matrimoniale. Davanti a Dio, un uomo prende una donna come moglie e una donna prende

un uomo come marito, e gli promette fedeltà nel bene e nel

male. Questo è un impegno non solo tra di loro, ma anche davanti a Dio, di cui saranno chiamati a rispondere. Ogni tentativo di introdurre una deroga alla promessa di matrimonio è solo un tipico buttare sabbia negli occhi, un comportamento dei fariseo e ipocriti, che in ogni caso agli occhi di Dio sarà scoperto e nominato come è. Gesù ripristina il piano originario di Dio, modificato nella storia da Mosè, che ha permesso il divorzio e la separazione come concessione causata dalla debolezza umana. Mosè ha permesso al marito, fin dal primo conflitto con la moglie, di pensare alla separazione e non alla costruzione dellunità con lei. Le delusioni e i conflitti nel piano di Dio sono unopportunità per costruire una maggiore unità del matrimonio, nel piano umano, invece, per separarlo.

Esiste ancora una causa molto più profonda che riguarda la nostra identità, che tocca lepicentro della nostra esistenza, tocca proprio le viscere della nostra provenienza. Ecco! In questo momento stiamo entrando proprio nel nucleo del problema del divorzio. Parliamo della creazione. Parliamo del nostro rapporto con Dio, nostro Padre e Creatore, perché come ci insegna La Costituzione Gaudium et spes: Dio stesso è lautore del matrimonio66. Nel Catechismo è scritto:

1605 Che luomo e la donna siano creati luno per laltro, lo afferma la Sacra Scrittura: Non è bene che luomo sia solo. La donna, carne della sua carne, sua eguale, del tutto prossima a lui, gli è donata da Dio come un aiuto, rappresentando così Dio dal quale viene il nostro aiuto [ Cf Sal 121,2 ]. Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne ( Gen 2,24 ) [Cf Gen 2,18-25 ]. Che ciò significhi ununità indefettibile delle loro due esistenze, il Signore stesso lo mostra ricordando quale sia stato, allorigine, il disegno del Creatore: Così che non sono più due, ma una carne sola (Mt 19,6) 67.

Sapiamo già, che lautore del matrimonio è Dio che è Santissimo, in conseguenza lintima unione coniugale tra luomo e la donna è santa, almeno dovrebbe essere tale. Il matrimonio è basato sulle Leggi proprie stabilite dal Creatore, che non dipendono dallarbitrio umano, ma sono incise in modo incancellabile nella natura umana. Queste Leggi sono immutabili, irrevocabili ed eterne. Sono e basta, e soltanto seguendole luomo può essere felice nel rapporto coniugale. Lunione tra maschio e femmina non è soltanto una scelta umana, ma prima di tutto è la decisione di Dio. Luomo si unisce con la donna nel matrimonio e diventano una cosa sola (cfr. Gen 2,24). Dio ha stabilito il matrimonio e gli ha dotato tutte le grazie necessarie per renderlo santo. Lo scopo del matrimonio è la santità reciproca dei coniugi a immagine e somiglianza di Dio. Queste Leggi costituiscono lesigenza interiore delluomo, un richiamo che gli permette di realizzarsi pienamente nellamore e nellunione reciproca tra maschio e femmina. Ancora di più, luomo attraverso lamore coniugale può sperimentare lamore assoluto e indefettibile di Dio verso ogni essere umano. Soltanto in questa unione, benedetta e voluta dal Signore, è nascosto il suo scopo: [28] Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra(Gn 1,28) . Soltanto in questa unione luomo può realizzare pienamente la sua vocazione maschio come marito e padre, e femmina come moglie e madre.

Adesso è arrivato il momento di porci la domanda: dove si trova la vera causa del divorzio? Nel peccato originale! Proprio là si comincia la rottura dellunione tra maschio e femmina. Questa rottura è la conseguenza della rottura tra luomo e Dio.

Lunione con Dio era garante dellunione tra uomo e donna.

Lobbedienza a Dio era garante dellunione tra uomo e donna.

Possiamo dire che dopo il peccato originale si cambia la prospettiva e la visione della vita. Luomo cominciò a vedere le cose attraverso un altro filtro che si chiama il peccato, che è il divorzio o separazione con Dio. Dopo il peccato originale, luomo scoprì che si poteva vivere, (scrivo vivere tra le virgolette), perché nella Bibbia vivere senza Dio significa morire. In questo senso, vita significa la morte. Per capire meglio, propongo di leggere il Salmo 1:

[1] Beato luomo che non segue il consiglio degli empi,

non indugia nella via dei peccatori

e non siede in compagnia degli stolti;

[2] ma si compiace della legge del Signore,

la sua legge medita giorno e notte.

[3] Sarà come albero piantato lungo corsi dacqua,

che darà frutto a suo tempo

e le sue foglie non cadranno mai;

riusciranno tutte le sue opere.

[4] Non così, non così gli empi:

ma come pula che il vento disperde;

[5] perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,

né i peccatori nellassemblea dei giusti.

[6] Il Signore veglia sul cammino dei giusti,

ma la via degli empi andrà in rovina(Sal 1) .

In questo senso, il peccato originale di Adamo ed Eva ha violato: il rapporto tra luomo e Dio, lintegrità interiore dellessere umano nel suo cuore, il rapporto tra uomo e donna, il rapporto tra uomo e natura. Il peccato originale ha danneggiato nelluomo limmagine e somiglianza di Dio. Luomo da questo momento non assomiglia soltanto a Dio, ma anche al serpente cioè al male, e purtroppo lo esprime anche nel rapporto coniugale. Dobbiamo sapere che secondo linsegnamento della Chiesa: 2384 Il divorzio è una grave offesa alla legge naturale. Esso pretende di sciogliere il patto liberamente stipulato dagli sposi, di vivere luno con laltro fino alla morte. Il divorzio offende lAlleanza della salvezza, di cui il matrimonio sacramentale è segno. Il fatto di contrarre un nuovo vincolo nuziale, anche se riconosciuto dalla legge civile, accresce la gravità della rottura: il coniuge risposato si trova in tal caso in una condizione di adulterio pubblico e permanente: Se il marito, dopo essersi separato dalla propria moglie, si unisce ad unaltra donna, è lui stesso adultero, perché fa commettere un adulterio a tale donna; e la donna che abita con lui è adultera, perché ha attirato a sé il marito di unaltra [San Basilio di Cesarea, Moralia, regola 73: PG 31, 849D-853B]68.

Il divorzio è il segno del disordine interiore delluomo, che si espande nella vita sociale creando in essa il disaggio e la sofferenza. Dicono le statistiche che il divorzio, dopo il lutto, è una delle cose più dolorose che luomo può sperimentare. Secondo me, però, il lutto crea meno disagi, nella società e nella vita famigliare, del divorzio. I frutti del divorzio sono disastrosi. Provate a immaginare lesplosione della bomba atomica69. Ecco le conseguenze del divorzio nella società e nelle famiglie. Il divorzio è lautodistruzione.

La causa del divorzio tra luomo e la donna proviene dal divorzio tra luomo e Dio. Proprio là, nellEden, il giardino della felicità, dellunione e della pace possiamo trovare le risposte alle domande legate al divorzio. Chi è lautore del divorzio? [1]Il serpente (nachash) era la più astuta (arum) di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?[2] Rispose la donna al serpente: Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,[3] ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete.[4] Ma il serpente disse alla donna: Non morirete affatto![5] Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male(Gn 3,1-5) . Nel capitolo terzo del libro della Genesi, improvvisamente nellEden giardino della felicità, appare il serpente. Lautore del libro usa il termine nachash70 che simboleggia il diavolo. Nachash deriva da una radice che significa praticare la divinazione, cioè idolatria, che in Israele era condannata alla morte71. Già dal suo nome possiamo capire il suo modo dagire, le sue intenzioni, il suo scopo, dove vuole arrivare. Vuole portare luomo allidolatria! Importante è per noi capire come Genesi ci presenta nachash:

lo demitizza,

non è una divinità,

è una creatura come il resto degli animali della creazione, cioè le sue radici sono in Dio.

Nella Genesi il male è reale, ma la sua origine inspiegabile, è presentato, ma non spiegato. Sicuramente non è una divinità concorrente con Dio, indipendente, ma la sua esistenza dipende dal Creatore. Si distingue, però, dalle altre creature per la sua astuzia (arum) e della forza di seduzione. Il suo metodo? Smentisce la rivelazione di Dio usando la menzogna dicendo, che Dio ha proibito di mangiare di tutti gli alberi del giardino: Egli (il serpente) disse alla donna: È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino? Il serpente insinua, stravolge e rovescia in proibizione, un comandamento pronunciato da Dio come positivo: [16] Il Signore Dio diede questo comando alluomo: Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, [17] ma dellalbero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti(Gn 2,16-17) . Cè una differenza tra ciò che dice Dio e dice il serpente, e direi anche notevole. La parola di Dio esprime il dono del tutto, salvo una cosa, il serpente invece si aggrappa proprio sullunica cosa proibita, per dare a lui unimmagine falsa di Dio. Il serpente fa leva sullunica proibizione di Dio, per convincere luomo che Dio limita la sua libertà. Per capire meglio lastuzia del serpente ci aiuterà la risposta alla domanda: Quanti alberi cerano nel giardino dellEden? Mille, duemila? Sicuramente tanti, tantissimi. Provate immaginare un grande bosco, una foresta. Una quantità enorme di alberi. Tra un grande numero di tutti questi alberi soltanto un albero era proibito! Lalbero della conoscenza del bene e del male! Perché scrivo questo? Per dimostrare lastuzia del serpente, come è riuscito a stravolgere le cose. Calza perfettamente un aforisma di un antico filosofo e scrittore cinese Laozi72: Fa più rumore un albero che cade che unintera foresta che cresce. Ecco, cosa è riuscito fare il serpente, ha spostato lattenzione delluomo da tutta la foresta che cresce, verso un albero della proibizione, che cade. Lha messo al centro dellattenzione delluomo. Da questo momento non contano migliaia di alberi che sono intorno, neanche l albero della vita73 che proprio era al centro del giardino, ma conta soltanto un albero, quello proibito: [9] Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui lalbero della vita in mezzo al giardino e lalbero della conoscenza del bene e del male(Gn 2,9) .

In questo racconto biblico lautore ci dimostra il serpente come una realtà esterna alluomo per spiegarci una cosa molto importante, che luomo è libero e si confronta con la realtà del serpente e del peccato. Luomo essendo una persona ha la possibilità di scegliere tra il bene e il male. Prima del peccato originale il serpente era una realtà esterna alluomo, dopo il peccato, invece, il confine del bene e del male si è spostato nel cuore delluomo. Luomo purtroppo gli ha permesso entrare dentro di se fino al punto di possederlo74 completamente . Dal racconto della Genesi vediamo che il serpente interroga luomo per:

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