Rimise le collane al loro posto e scivolò silenziosamente nella stanza in cui aveva lasciato Kyoko. Si accorse subito che la stanza era vuota e divenne rosso dalla rabbia: come aveva osato, quella umana! Non le aveva ancora concesso la libertà di andarsene in giro per il castello! Era forse fuggita? Gli occhi gli si oscurarono: non appena lavesse trovata, le avrebbe insegnato qual era il suo posto! Come poteva proteggerla, se lei continuava a disobbedirgli?
Aspirò laria lentamente, e subito percepì lodore dei gemelli. Seguì la scia, che si mescolava al profumo di Kyoko, e si mise sulle sue orme partendo dai due balconi che fiancheggiavano il corridoio appena fuori della stanza. Quando arrivò al centro del castello guardò in basso, e annusò laria proprio in direzione delle sorgenti termali.
Erano lì! Kyou sentì la rabbia svanire. Non era fuggita, come aveva temuto. Rimase a origliare le sue parole, mentre lei giocava coi bambini.
*****
Kyoko si diresse verso il bordo della vasca, indecisa se aiutare i bambini a fare il bagno o a cercare di scappare dal castello. Vedere i bambini così felici e spensierati aveva alleviato la sua ansia: finché i bambini stavano con lei erano al sicuro, gusto? Si sarebbe occupata dei piccoli per un po.
Lasciando rilassare la mente, si sedette sul bordo della fontana e vinfilò dentro i piedi, mentre i gemelli giocavano. Era ancora curiosa di sapere come mai vivessero con Kyou "Hiroki, Hiraru, dove sono la vostra mamma e il vostro papà?"
I gemelli smisero di schizzare e si voltarono verso Kyoko inclinando le loro piccole teste. "Il villaggio è stato attaccato e tutti sono rimasti bruciati. Hiroki prese un pezzo di stoffa da un portasapone, lo immerse in una ciotola sul lato della vasca e iniziò a strofinare il suo corpicino.
Kyoko fu sorpresa di vedere che la garza faceva schiuma mentre la strofinava sulla pelle. Quindi, i genitori dei bambini erano morti? "Come mai vivete qui, al castello?" Hiraru si avvicinò a lei, sorridendo.
Il suo visino si inclinò verso quello di Kyoko e lei potè vedere il calore trasparire dai suoi occhi. "I demoni avrebbero preso anche noi ma Kyou li ha sconfitti e ora viviamo con lui." Si voltò e spruzzò acqua su Hiroki, sbarazzandosi del sapone mentre giocava e continuava a rispondere alla sua domanda. "I demoni non possono trovarci adesso. Non possono nemmeno vedere questo posto, l'ha detto Kyou." Poi si mise a lottare per gioco con il fratello.
'Allora ... Kyou li aveva salvati e li aveva presi con séper fargli da padre?' Le sopracciglia di Kyoko si inarcarono, confuse. Non sembrava il Kyou che aveva cominciato a temere. Il suo sguardo si addolcì per un secondo chiedendosi se lo conoscesse davvero. 'Un principe di ghiaccio con un cuore?' ridacchiò tra sé e sé.
Notando che Hiraru, aveva gli occhi pieni di schiuma, Kyoko decise di aiutare i bambini a lavarsi per bene. "Vi aiuto a lavarvi i capelli, bambini?"
I bimbi gridarono felici di sì, e Kyoko si spogliò e simmerse nellacqua con loro, dimenticando di fuggire e che da un momento allaltro sarebbe potuto arrivare il loro guardiano e papà acquisito, il terribile Kyou.
*****
"Come potevo sapere che Kyoko aveva attraversato il portale del tempo nel bel mezzo della notte e che si trovava da sola nella radura?" Toya gridò al cielo come se Kyou potesse ancora sentirlo. Shinbe aveva impiegato parecchio tempo per calmarlo.
All'inizio tutti erano stessi presi dal panico, quando le iridi di Toya avevano cominciato a macchiarsi di sangue. Quando Toya nella sua furia aveva iniziato a distruggere tutti gli alberi che crescevano intorno, si erano fatti da parte per permettergli di sfogarsi, prima di intervenire.
"E Hyakuhei è arrivato in un lampo ... stava per rapirla!" Toya continuò a urlare, mentre i suoi occhi diventavano argentei e poi di nuovo dorati, a mano a mano che la sua rabbia si placava. Tornò a guardare il punto in cui prima sorgeva la barriera in cui Kyou l'aveva imprigionata per salvarla.
Ma che sto dicendo? E 'STATA rapita. Accidenti!" ringhiò.
Shinbe, allopposto, era rimasto impassibile, di fronte al rapimento della sacerdotessa. "Rapita o salvata?" chiese indeciso, mentre ancora si appoggiava al bastone. Che cosa aveva in mente, Kyou? Era convinto che ci fosse ben altro, dietro quel rapimento.
Il suo sguardo ametista osservava ogni mossa di Toya, nella speranza che il suo maledetto lato demoniaco rimanesse silente. L'ultima cosa di cui avevano bisogno era che il sangue da demone di Toya prendesse il sopravvento e peggiorasse la situazione. Kyou non ha mai unanima gentilenemmeno quando dice di fare del bene! Ma forse l'ha presa solo per tenerla al sicuro da Hyakuhei finché quello non se ne va! aggiunse.
Toya strinse il pugno, ben sapendo che gli altri non avevano visto quello che aveva visto lui. Ma aveva deciso di non dire niente. In un certo senso, raccontandolo ad alta vocegli sembrava molto più reale, tuttavia avevano il diritto di sapere che cosa era stato capace di fare, il loro fratello maggiore. "Kyou non la riporterà indietro."
"Perchè no?" Kamui aprì la bocca per la prima volta, da quando Hyakuhei era scomparso. È un guardiano ... uno di noi. Perché non dovrebbe riportarla qui? "
Suki se nera rimasta in disparte, mentre i fratelli parlavano tra loro. Era ancora terrorizzata da Kyou. Fino a quel momento, il guardiano era rimasto lontano dalla guerra, come se la cosa non lo riguardasse. Aveva sperato che Kyou fosse intervenuto per aiutare gli altri a vincere la battaglia, ma ora che aveva sentito urlare Toya e aveva ascoltato le sue parole si sentiva oppressa da una terribile sensazione.
Perché lui la vuole tutta per sé ... il bastardo egoista la vuole per sé. Non ha mai toccato una femmina umana come gli ho visto fare io ... il che significa che probabilmente l'ha scelta come compagna." mormorò Toya, rabbioso. Solo quando ebbe pronunciato quelle parole percepì la tremenda verità che racchiudevano.
I suoi occhi tornarono d'oro puro mentre guardava gli altri. Shinbe aveva la bocca aperta per lo stupore e Suki gli occhi stretti come fessure, ma Kamui sembrava averla presa peggio di tutti. Gli occhi del ragazzo erano nascosti dietro i capelli viola e lui fissava a terra, ma Toya poteva vedere le sue mani serrate a pugno.
Toya fece un passo verso di lui, ma Kamui si tirò indietro. "Non toccarmi!" La voce di Kamui era cambiata e il suono che ne uscì era estremamente sgradevole.
"Kamui?" Toya strinse i denti sperando di riuscire a trattenere la furia del fratello più giovane. Il ragazzo era il più innocente di tutti, ma solo perché aveva scelto di dimenticare la verità sul proprio passato.
"Non addormentarti Kyoko." sussurrò Kamui per avvertirla, comprendendo il pericolo in cui si sarebbe trovata se Hyakuhei e il demone del sogno fossero riusciti a raggiungerla.
Le pozzanghere lasciate dalla pioggia sembrarono luccicare con sfumature liquide maculate tutt'intorno a Kamui. "Hyakuhei la vuole ... Kyou la vuole ... perché sono così convinti di essere i soli, tra noi, a meritarsela?" La voce di Kamui tremò mentre i suoi capelli selvaggi ondeggiarono a un vento invisibile, che sembrava soffiare solo intorno a lui.
All'improvviso l'ombra di Kamui prese una forma diversa, costringendo gli altri a indietreggiare per la paura.
Con un'esplosione di energia che fece increspare l'aria e l'acqua intorno a lui, Kamui urlò: "Non possono portarmela via!" Una pioggia di scintille cadde dalle sue potenti ali, che gli apparvero dimprovvise dietro la schiena.
Infine, alzando gli occhi pieni di lacrime, Kamui lanciò una torva occhiata al gruppo, mentre le punte delle sue ali assumevano una minacciosa sfumatura scura. Scosse la testa, e la sua voce divenne pericolosamente seducente. "Padri o fratelli che siano, non conta. Non possono averla!"
Infine, alzando gli occhi pieni di lacrime, Kamui lanciò una torva occhiata al gruppo, mentre le punte delle sue ali assumevano una minacciosa sfumatura scura. Scosse la testa, e la sua voce divenne pericolosamente seducente. "Padri o fratelli che siano, non conta. Non possono averla!"
I guardiani si schermarono gli occhi dal lampo di luce che scaturì da lui allimprovviso. Quando abbassarono le braccia ... Kamui era scomparso.
"Perché ho la sensazione che non sia andato a cercare Kyoko?" mormorò Shinbe , chiedendosi quale fosse la vera natura della strana oscurità che era apparsa sulla punta delle ali di Kamui. Non era un buon segno.
Le parole pronunciate da Kamui, "padri e fratelli", gelarono l'anima di Toya e confermarono le sue paure. "Perché è andato a cercare Hyakuhei!"
Le spalle di Shinbe crollarono, per il senso di sconfitta. Andrò a cercare Kamui, tu vai a cercare Kyoko. In questo momento, Kamui ha bisogno di qualcuno che lo faccia ragionare e io sono la persona più adatta."
Suki rimase a fissare i guardiani che si levavano in volo, dimentichi della sua presenza. Poi scorse Kaen ancora accanto a lei. "Credo che dovremmo tornare alla capanna e aspettare che tornino." Scrollò le spalle sapendo che avrebbe solo rallentato Shinbe, se avesse provato a seguirlo.
Fece per avviarsi, ma notò che Kaen non si era mosso. Tornò verso di lui e, quando lo ebbe raggiunto, la sua bocca si spalancò per lo stupore.
Kaen aveva le lacrime agli occhi, mentre fissava il cielo nella direzione in cui erano scomparsi Kamui e Shinbe.
*****
Hyakuhei entrò nelle stanze più interne della sua caverna. Era il nascondiglio perfetto ... un castello nascosto nelle profondità della terra, mentre tutti lo cercavano al di sopra. Le sue ali nere traslucide tremarono per la fatica del volo, poi scomparvero, come se non fossero mai esistite.
Ammirò la maestosa bellezza della grotta ... dove avrebbe tenuto Kyoko prigioniera. Era proprio sotto i loro nasi e quegli stupidi guardiani lo ignoravano completamente. Hyakuhei si sedette sul tappeto di pelliccia nera che aveva steso vicino al fuoco, e riformulò il suo piano nella mente.
Kyou aveva rovinato il suo progetto di catturare la sacerdotessa mentre era sola nei giardini del Cuore del Tempoe aveva dovuto cambiare tutto. Ora che lei si trovava con il più pericoloso dei suoi guardiani sarebbe stato più difficile raggiungerla, ma non impossibile. I suoi occhi si oscurarono mentre rifletteva. Sarebbe avvenuto tutto proprio come nellincubo che le aveva inviato.
Poteva percepire il potere del demone del sogno che si teneva dentro, anche quando gli altri demoni erano in silenzio. Era lì, in agguato, in attesa che si addormentasse. Hyakuhei chiuse gli occhi ricordando i demoni degli incubi che aveva sconfitto in passato. Era riuscito a utilizzare il loro stesso potere per torturare le sue vittime con le loro peggiori paure ... ma ora quel potere era mille volte più forte.
Ora che era in grado di torturare la sacerdotessa con questo potere, la sua debolezza era diventata un'arma.
Hyakuhei afferrò con ira lo specchio delle anime. Vedendovi riflesso solo se stesso, gli chiese furioso dove si fosse nascosta la sacerdotessa. Lo specchio gli mostrò l'immagine di rami contorti e un cielo in tempesta. Perché Kyou avrebbe portato la sacerdotessa in un luogo di eterna desolazione? Sapeva che lo specchio poteva dire solo la verità ma allo stesso tempo ... Hyakuhei sentiva che stava mentendo.
Chiamò con la mente i suoi demoni schiavi perché obbedissero ai suoi ordini ... e li inviò alla ricerca di quel luogo desolato, senza preoccuparsi della fine che avrebbero fatto. Sapeva che la fortezza di Kyou si trovava da qualche parte nelle terre settentrionali. Il castello era scomparso alla sua vista durante la guerra tra lui e suo fratello Tadamichi. I demoni che aveva mandato in quella zona avrebbero devastato i villaggi e attirato fuori il signore dei guardiani.
Avrebbe fatto in modo che fosse Kyou a condurlo inconsapevolmente dalla sacerdotessa che stava proteggendo. Mentre scrutava nel vetro malvagio, limmagine cambiò ... ma non per sua volontà. Gli occhi di Hyakuhei si indurirono, quando una visione di polvere multicolore coprì lo specchio in segno di avvertimento.
"Allora ... Kamui, cosa intendi farmi?" chiese allimmagine del giovane guardiano che era apparsa nello specchio. Gli occhi del ragazzo si voltarono a guardarlo, come se lo avesse sentito. "Mi stai cercando? Stai attento a ciò che fai ... figliolo." Lo ammonì, con voce cupa.
"Non sei più mio padre ... Sei tu che devi stare attento!" sibilò Kamui in risposta.
"Allora ... ti sei arreso ai ricordi?" Hyakuhei si avvicinò lo specchio al viso, mentre gli angoli delle sue labbra si sollevavano in un pericoloso accenno di sorriso. Kamui ... se davvero vuoi proteggere la tua sacerdotessa, allora dovresti unirti a me. Prendi il posto che ti spetta sul mio trono e insieme la terremo lontana dagli altri guardiani
Kamui si fermò a mezz'aria sapendo esattamente cosa intendeva quel mostro. Io non sono come te o come i tuoi demoni! Un giorno i demoni su cui governi ti faranno precipitare dal tuo trono. Sai di mentire. Stai perdendo la tua battaglia!
L'eco delle risate del demone del sogno rimbombò nelle orecchie di entrambi. Kamui sapeva che quellentità aveva un potere quasi mistico e che per questo non poteva essere ridotto in schiavitùo almeno, non per sempre. Nemmeno da Hyakuhei.
"Tu appartieni a me ... non a loro. - sibilò Hyakuhei all'immagine - Questa è una verità che nemmeno tu puoi ignorare per sempre."
"Non tradirò mai i miei fratelli! urlò Kamui, mentre spezzava il legame tra lui e suo padre.
Hyakuhei gettò lo specchio nel fuoco, quando vide Kamui così irato con lui. I frammenti divennero argento liquido e sfrigolarono sul legno ardente. Si raccolsero in una pozzanghera e lentamente tornarono alla forma originaria, come se lo specchio non si fosse mai infranto e non fosse mai stato gettato tra le fiamme.
Hyakuhei si distese sulla pelliccia scura mentre scie di scintille colorate apparivano all'interno della caverna. Quindi, i tuoi poteri sono cresciuti. Vedremo Kamui ... vedremo. "
*****
Kyou si appoggiò al balcone, fissando le sorgenti termali al livello inferiore. I suoi occhi erano ancora fissi sulla sacerdotessa che credeva perduta. Lei sembrava felice per il momento e così rifletté ... che lei apparteneva già a questo luogo. Sentì il sangue ribollire, quando Kyoko si denudò. Ammirò il suo seno sodo, mentre si sfilava la camicia dalla testa ... i suoi occhi iniziarono a brillare di oro liquido.
Le sue nocche diventarono bianche, tanto fortemente strinse la ringhiera con le mani. Chiuse gli occhi per un attimo, nel tentativo di precipitarsi da lei. Quando li riaprì, quasi ringhiò. Ma che stava facendo? Era completamente nuda!
Kyou la guardò, mentre entrava nell'acqua calda. Lo incuriosiva la sua spudorata innocenza. Perché Kyoko aveva questo effetto su di lui e gli altri umani no? Nessuno di loro lo aveva mai scalfito ...e invece, eccolo lì, a sbavare dietro quella piccola umana. Come si poteva essere così puri e seducenti allo stesso tempo?
Era la bellezza incarnata in un essere umano. Ringhiò. E se uno dei servi che vivevano nel suo castello fosse entrato in quel momento e lavesse violentata? Si era inconsapevolmente esposta a un tremendo pericolo. Kyou ordinò mentalmente a tutti i suoi schiavi di allontanarsi dalle sorgenti termali o lui li avrebbe puniti tremendamente, se avessero disobbedito. Se fosse venuto a sapere che qualcuno di loro aveva solo alzato lo sguardo sulle nudità della fanciulla non ci sarebbe stato scampo alla sua ira.