Сказать по правде, мне нравятся преимущественно (особенно) куриные грудки.
Луиджи глухой или немой?
Он глухонемой.
Ах! Мне очень жаль!
Где ты пропал? Я тебя нигде не мог найти (досл. не нахожу)!
У меня грустные новости.
Правда? Убери руки от лица, расскажи мне все.
Ты когда-нибудь видел Верруколу?
Не, я даже не знаю, что это.
Неуч! Это замок, который я недавно посетил!
Ну и что там хорошего?
Не перебивай меня! Справа там озеро, слева горы! Вид изумительный!
Пригласим моего друга Марио помочь нам?
В этом нет надобности, спасибо.
Оставь церемонии!
Но это значит, нам нужно выходить из дома и идти встречать его
Давай, оно того стоит (досл. это не будет потерянным временем).
Оставь меня в покое! Что я тебе сделал?
На завтрашний праздник я надену накладной нос, прикрою глаз, закушу губу и притворюсь нищим.
Тогда я надену капюшон, закрою лицо маской и буду раздавать милостыню!
Поговорим о формах конъюнктива.
Начнем с глагола andare «идти». Для простоты рассмотрим таблицу. В первой колонке простые времена, во второй составные.
ANDARE
congiuntivo presente congiuntivo passato
vada sia andato
vada sia andato
vada sia andato
andiamo siamo andati
andiate siete andati
vadano siano andati
congiuntivo imperfetto congiuntivo trapassato
andassi fossi andato
andassi fossi andato
andassi fossi andato
andassimo fossimo andati
andaste foste andati
andassero fossero andati
Примеры:
congiuntivo presente
E meglio che Lucia vada a casa Лучше, чтобы Лючия пошла домой.
congiuntivo passato
Mi sembra che siano andati via. Мне кажется, они ушли.
congiuntivo imperfetto
Se andassi alla mostra saprei cosa risponderti. Если бы я сходила на выставку, я бы знала, что тебе отвечать.
congiuntivo trapassato
Mi sembrava che fossero andati via. Мне казалось, что они ушли.
Далее обязательно последуют разъяснения!
А сейчас рассмотрим глаголы essere «быть» и avere «иметь».
ESSERE
congiuntivo presente congiuntivo passato
sia sia stato
sia sia stato
sia sia stato
siano siamo stati
siate siete stati
siano siano stati
congiuntivo imperfetto congiuntivo trapassato
fossi fossi stato
fossi fossi stato
fosse fosse stato
fossimo fossimo stati
foste foste stati
fossero fossero stati
AVERE
congiuntivo presente congiuntivo passato
abbia abbia avuto
abbia abbia avuto
abbia abbia avuto
abbiamo abbiamo avuto
abbiate abbiate avuto
abbiano abbiano avuto
congiuntivo imperfetto congiuntivo trapassato
avessi avessi avuto
avessi avessi avuto
avesse avesse avuto
avessimo avessimo avuto
aveste aveste avuto
avessero avessero avuto
Atto quinto
Fra Timoteo solo
Fra Timoteo solo
FRA TIMOTEO Stanotte non ho potuto chiudere occhio, tanto grande era il desiderio di sapere come Callimaco e gli altri han fatto. E io provavo a uccidere il tempo in diversi modi: leggevo il mattutino, ho letto una vita dei Santi Padri, sono andato in chiesa e ho acceso una lampada che era spenta, ho rimesso a posto il velo a una Madonna che fa miracoli. Quante volte ho detto ai frati che devono tenerla pulita! E si meravigliano poi che manca la bontà. Mi ricordo che prima cerano cinquecento statue di santi, e adesso non ce ne sono neppure venti. E colpa nostra perché non abbiamo saputo fare il nostro dovere. Prima ogni sera dopo compieta andavamo a processione e facevamo cantare ogni sabato le laude. Cerano sempre le donazioni perché avevamo molte statue pulite e in ordine e nelle confessioni convincevamo la gente di donarci i soldi per le statue. Ora non si fa nulla di questo e poi ci meravigliamo che le cose vanno male! Oh, quanto poco cervello hanno questi miei frati! Ma sento un gran rumore dalla casa di messer Nicia. Ma eccoli, tiran fuori il prigioniero. Sono venuto giusto in tempo. Ma sono in ritardo. È già lalba. Voglio stare qui a sentire quel che dicono senza rivelarmi.
Messer Nicia, Callimaco, Ligurio travestiti
MESSER NICIA Piglialo di là, ed io di qua.
CALLIMACO Non mi fate male!
LIGURIO Non aver paura, va via.
MESSER NICIA Non andiamo avanti.
LIGURIO Lei ha ragione. Lasciamolo qui: giriamolo due volte, così non saprà da dove è venuto. Giriamolo una volta!
MESSER NICIA Giriamolo unaltra volta. Ecco fatto.
CALLIMACO Il mio liuto!
LIGURIO Via, fannullone, scappa via! Se io ti sento dire ancora una parola, io ti taglierò il collo!
MESSER NICIA È fuggito. Andiamo subito a casa mettiamoci i nostri vestiti. Dobbiamo uscire di buon ora, così nessuno potrà capire che non abbiamo dormito stanotte.
LIGURIO Giusto.
MESSER NICIA Va a trovare maestro Callimaco, e gli di che la cosa è andata bene.
LIGURIO Che gli possiamo dire? Non sappiamo nulla. Appena sono arrivato a casa, sono sceso in cantina a bere un po di vino. E poi non ci siamo più visti fino allalba.
MESSER NICIA Oh! Ti devo dire delle belle cose! Mia moglie era nel letto al buio. Io sono venuto con questo ragazzaccio, e, perché tutto non andassi male[77], lho condotto in una camera, dove cera un certo lume annacquato, in modo che lui non poteva vedere il mio viso.
LIGURIO È stato molto saggio.
MESSER NICIA Lho fatto spogliare: lui non voleva farlo; finalmente è rimasto nudo. Era brutto di viso: aveva un nasaccio, una bocca storta Ma scommetto che tu non hai mai visto le più belle carni: bianche, morbide, pastose! E dellaltro non domandarmi.
LIGURIO È meglio non parlarne. Perché Lei voleva vederlo tutto?
MESSER NICIA Scherzi! Poiche avevo messo mano in pasta, ne ho voluto toccare fino al fondo[78]. Volevo vedere se era sano: se avessi avuto le bolle, cosa dovrei fare? Parli bene tu!
LIGURIO Lei aveva ragione.
MESSER NICIA Quando lho visto e ho capito che era sano, lho condotto indietro, e al buio siamo entrati in camera, lho meso nel letto; e prima di partire, ho voluto toccare con mano come la cosa andava, perché voglio che mi sia dato a intendere lucciole per lanterne[79].
LIGURIO Con quanta prudenza Lei ha fatto questa cosa!
MESSER NICIA Ho toccato e ho capito che la cosa andava bene. Sono uscito dalla camera, ho chiuso la porta, e tutta notte ho pensato.
LIGURIO A cosa?
MESSER NICIA Alla sciocchezza di Lucrezia, e quanto sarebbe meglio se, senza tanti giri, lei avesse ceduto prima[80]. Poi pensavo del bambino, mi pareva di averlo già in braccio! Poi ho sentito suonare le sette e sono andato in camera. Ti immagini, non potevo fare che questo furfante si alzasse e se ne andasse![81]
LIGURIO Incredibile!
MESSER NICIA Gli era piaciuto! Pure, si è alzato, ti ho chiamato, e labbiamo condotto fuori.
LIGURIO La cosa è andata bene.
MESSER NICIA Sai, ho tanta pietà di lui!
LIGURIO Di chi?
MESSER NICIA Di quel povero giovane, che deve morire così presto, e a cui questa notte è costata così cara.
LIGURIO Oh! Lei si preoccupa troppo! Sono i fatti suoi.
MESSER NICIA Ma ho gran voglia di trovare maestro Callimaco, e rallegrarmi insieme a lui.
LIGURIO Uscirà fra unora. Ma è già giorno: andrò a spogliarmi; Lei, che farà?
MESSER NICIA Andrò anchio in casa, mi metterò i panni buoni. Farò levare e lavare mia moglie, e la farò venire alla chiesa a entrare dai santi[82]. Vorrei trovarci te e Callimaco, potremmo parlare al frate, per ringraziarlo e ripagarlo del bene che ci ha fatto.
LIGURIO Così si farà. Addio!
Fra Timoteo solo
FRA TIMOTEO Ho sentito questo discorso, e mi è piaciuto tutto, considerando quanta sciocchezza ha questo dottore; ma lultima conclusione mi ha consolato molto. E perché devono venire a trovarmi, io non voglio stare più qui, ma li aspetterò in chiesa. Ma chi esce da quella casa? Mi pare Ligurio, e con lui ci dev essere Callimaco Non voglio incontrarli adesso.
Callimaco, Ligurio
CALLIMACO Come ti ho detto, Ligurio mio, avevo molta ansia prima di mezzanotte; nonostante che ne avessi gran piacere[83], non mi sembrava giusto. Ma, poi ho rivelato a Lucrezia lamore che provo per lei. Le ho detto quanto facilmente, per la semplicità del marito, potevamo vivere felici senza nessun infamia, le ho promesso che appena suo marito muore la sposerò. Lei ha capito tutto, pure ha provato che differenza cè tra me e Nicia, tra i baci di unamante giovane e quelli di un marito vecchio. Dopo qualche sospiro, mi ha risposto: Perché lastuzia tua, la sciocchezza di mio marito e la tristezza del mio confessore mi hanno condotto a fare quello che non avrei mai fatto da sola, ritengo che è una celeste disposizione. Si è voluto così, e devo accettare quello che il Cielo mi offre. Per questo, ti prendo per signore, padrone, guida: tu mio padre, tu mio difensore, e tu sarai ogni mio bene; e quello che mio marito ha voluto per una sera voglio che duri per sempre. Dunque, tu farai amicizia con lui, e verrai stamani in chiesa, e dopo verrai da mangiare insieme con noi; potrai venire e andare via quando vuoi, così potremo stare insieme in ogni momento e senza sospetto. Sentite queste parole, stavo per morire dalla dolcezza. Non si può comparare alla minima parte di quello che avevo desiderato. Ora sono il più felice e il più contento uomo nel mondo; e, se questa felicità durerà, sarei più beato che i beati, più santo che i santi.
LIGURIO Sono molto felice per te. Vedi che è successo proprio quello che avevo inventato. Ma che facciamo ora?
CALLIMACO Andiamo in chiesa, perché ho promesso a Lucrezia di essere là.
LIGURIO Sento la porta della casa di messer Nicia: eccoli che escono insieme al dottore.
CALLIMACO Andiamo in chiesa e li aspetteremo lì.
Messer Nicia, Lucrezia.
Messer Nicia, Lucrezia.
MESSER NICIA Lucrezia, credo che sia bene fare le cose con timore di Dio[84], e non da matti.
LUCREZIA Secondo Lei, cosa devo fare adesso?
MESSER NICIA Guarda come risponde! Sembri un gallo! Oh, quanto sei alterata.
LUCREZIA Che vuol dire?
MESSER NICIA Dico che sarà meglio chiedere al frate di incontrarti sulla soglia della chiesa per portarti dai santi, perché stamani è proprio come se tu rinascessi[85].
LUCREZIA E allora perché non ci va?
MESSER NICIA Quanto sei ardita stamani! E ieri sera sembravi mezza morta.
LUCREZIA E per la grazia Sua!
Fra Timoteo, Messer Nicia, Lucrezia, Callimaco, Ligurio
FRA TIMOTEO Sono uscito, perché Callimaco e Ligurio mhanno detto che il dottore e sua moglie vengono in chiesa. Eccoli.
MESSER NICIA Bona dies, padre!
FRA TIMOTEO Voi siete benvenuti! Madonna, che Dio vi conceda di generare un bel figlio maschio![86]
LUCREZIA Dio lo voglia![87]