Трактирщица / La locandiera. Итальянский шутя - Карло Гольдони 7 стр.


approfittarsi di qn.  воспользоваться чем-л./кем-л. (Approffitto di quel stupido.  Я воспользуюсь тем дураком.)

Составьте предложения с этими глаголами.

2. Дополните таблицу, используя время Imperfetto (прошедшее время: процессы, состояния)

essere

avere

Устно проспрягайте глаголыdire(dicevo),bere(bevevo),piangere, ridere, dormire, parlare, stare.

3. Переведите на итальянский.

1) Я точно знаю, что нельзя гладить собаку горячим утюгом.

 Ты в этом уверен?

 Абсолютно.

 У тебя все хорошо?

 Превосходно!

2) Молчи, неблагодарный! Ты не знаешь всего! Не упрекай меня!

3) Какой странный рецепт: вареный крокодил!

 Может быть, тушеный крокодил? (досл. переваренный)

 Ах, нет, вспомнила: подсушенный крокодил! (досл. бисквитный)

Scena quarta

Il Cavaliere e detta.

CAVALIERE: (Eccola. Non ci volevo venire, e il diavolo mi ci ha trascinato! (Da sé, indietro.)

MIRANDOLINA: (Eccolo, eccolo). (Lo vede con la coda dellocchio[91], e stira)

CAVALIERE: Mirandolina?

MIRANDOLINA: Oh signor Cavaliere! Buongiorno. (Stirando.)

CAVALIERE: Come sta?

MIRANDOLINA: Benissimo, per servirla[92] (Stirando senza guardarlo.)

CAVALIERE: Ho motivo per essere offeso.

MIRANDOLINA: Perché, signore? (Guardandolo un poco.)

CAVALIERE: Perché ha rinunciato a una piccola boccettina, che Le ho mandato

MIRANDOLINA: Che potevo farne? (Stirando.)

CAVALIERE: Servirsene nelle occasioni simili.

MIRANDOLINA: Per grazia del cielo, non mi capitano spesso gli svenimenti. Mi è successo oggi quello che non mi succederà mai più. (Stirando.)

CAVALIERE: Cara Mirandolina quellaccidente è successo per colpa mia?

MIRANDOLINA: Eh sì, ho paura che è successo proprio per colpa Sua. (Stirando.)

CAVALIERE: Mia? Davvero? (Con passione.)

MIRANDOLINA: Mi ha fatto bere quel maledetto vino di Borgogna, e mi ha fatto male. (Stirando con rabbia.)

CAVALIERE: Come? Possibile? (Rimane mortificato.[93])

КОНЕЦ ОЗНАКОМИТЕЛЬНОГО ОТРЫВКА

MIRANDOLINA: È così senzaltro. In camera sua non ci vengo mai più (Stirando.)

CAVALIERE: La capisco. In camera mia non ci verrà più? Capisco il mistero. Sì, lo capisco. Ma venga, cara, resterà contenta. (Amoroso.)

MIRANDOLINA: Questo ferro è poco caldo. Ehi; Fabrizio? se laltro ferro è caldo, portamelo. (Forte verso la scena.)

CAVALIERE: Mi faccia questa grazia, tenga questa boccetta.

MIRANDOLINA: In verità, signor Cavaliere, dei regali io non ne prendo. (Con disprezzo[94], stirando)

CAVALIERE: Li ha pur presi dal Conte dAlbafiorita.

MIRANDOLINA: Per forza. Per non offenderlo. (Stirando.)

CAVALIERE: E me, vuole offendermi?

MIRANDOLINA: Che importa a Lei, se una donna La offende? Già le donne non le può vedere.

CAVALIERE: Ah, Mirandolina! Ora non posso dire così.

MIRANDOLINA: Signor Cavaliere, a che ora fa la luna nuova?

CAVALIERE: Il mio cambiamento non è lunatico. Questo è per la Sua bellezza, per la Sua grazia.

MIRANDOLINA: Ah, ah, ah. (Ride forte, e stira.)

CAVALIERE: Ride?

MIRANDOLINA: Non lo vuole? Mi prende in giro!

CAVALIERE: Eh furbetta! La prendo in giro eh? Via, prenda questa boccetta.

MIRANDOLINA: Grazie, grazie. (Stirando.)

CAVALIERE: La prenda, o mi farà andare in collera[95].

MIRANDOLINA: Fabrizio, il ferro. (Chiamando forte, con caricatura.[96])

CAVALIERE: La prende, o non la prende? (Alteripato.[97])

MIRANDOLINA: Furia, furia. (Prende la boccetta, e con disprezzo la getta nel paniere della biancheria.)

CAVALIERE: La getta così?

MIRANDOLINA: Fabrizio! (Chiama forte, come sopra.[98])

Scena quinta

Fabrizio col ferro, e detti.

FABRIZIO: Son qua. (Vedendo il Cavaliere, singelosisce.)

MIRANDOLINA: È caldo bene? (Prende il ferro.)

FABRIZIO: Signora sì. (Sostenuto.)

MIRANDOLINA: Che cè? (A Fabrizio, con tenerezza.)

FABRIZIO: Niente, padrona, niente.

MIRANDOLINA: Hai male? (Come sopra.)

FABRIZIO: Dammi laltro ferro, se vuoi che lo metto nel fuoco.

MIRANDOLINA: In verità, ho paura che hai male. (Come sopra.)

CAVALIERE: Via, gli dia il ferro, e lui se ne andrà.

MIRANDOLINA: Gli voglio bene, sa Lei? È il mio cameriere fidato. (Al Cavaliere.)

CAVALIERE: (Non posso più). (Da sé, smaniando.[99])

MIRANDOLINA: Tieni, caro, scaldalo. (Dà il ferro a Fabrizio.)

FABRIZIO: Signora padrona.. (Con tenerezza.)

MIRANDOLINA: Via, via, presto. (Lo scaccia.)

FABRIZIO: (Che vivere è questo?[100] Sento che non posso più) (Da sé, parte.)

Scena sesta

Il Cavaliere e Mirandolina.

CAVALIERE: Signora, tratta troppo bene il Suo cameriere!

MIRANDOLINA: E per questo, che cosa vorrebbe dire?

CAVALIERE: Si vede che è innamorata.

MIRANDOLINA: Io innamorata di un cameriere? Mi fa un bel complimento, Signore; non sono di così cattivo gusto io. (Stirando.)

CAVALIERE: Lei merita lamore di un re.

MIRANDOLINA: Del re di spade, o del re di coppe? (Stirando.)

CAVALIERE: Parliamo sul serio, Mirandolina, e lasciamo gli scherzi.

MIRANDOLINA: Parli pure, che io lascolto. (Stirando.)

CAVALIERE: Non potrebbe per un poco lasciar di stirare?

MIRANDOLINA: Oh perdoni! Mi preme stirare questa biancheria per domani.

CAVALIERE: dunque quella biancheria importa più di me?

MIRANDOLINA: Sicuro. (Stirando.)

CAVALIERE: E ancora lo conferma?

MIRANDOLINA: Certo. Perché di questa biancheria mi servirà, e di lei no. (Stirando.)

CAVALIERE: No, anzi!

MIRANDOLINA: Eh, ma Lei non può vedere le donne.

CAVALIERE: Non mi tormenti più. Si è vendicata abbastanza. Stimo Lei, stimo le donne che sono della Sua sorte, anche se non ce ne sono. La stimo, La amo, e Le domando pietà.

MIRANDOLINA: Sì signore. (Stirando in fretta, si fa cadere un manicotto.)

CAVALIERE (leva di terra il manicotto, e glielo dà): mi creda..

MIRANDOLINA: Grazie.

CAVALIERE: Lei merita di esser servita.

MIRANDOLINA: Ah, ah, ah. (Ride forte.)

CAVALIERE: Ride?

MIRANDOLINA: Rido, perché mi prende in giro.

CAVALIERE: Mirandolina, non posso più.

MIRANDOLINA: Che cè?

CAVALIERE: Sì, mi gira la testa.

MIRANDOLINA: Tenga il suo spirito di melissa. (Gli getta con disprezzo la boccetta.)

CAVALIERE: Non mi tratti con tanta asprezza. Mi credi, La amo, Glielo giuro. (Vuol prenderle la mano, ed lei con il ferro lo scotta.) Ahimè!

MIRANDOLINA: Perdoni: non lho fatto apposta.

CAVALIERE: Pazienza![101] Questo è niente. Mi ha fatto una scottatura più grande.

MIRANDOLINA: Dove, signore?

CAVALIERE: Nel cuore.

MIRANDOLINA: Fabrizio. (Chiama ridendo.)

CAVALIERE: Per carità[102], non lo chiami.

MIRANDOLINA: Ma se ho bisogno dellaltro ferro.

CAVALIERE: Aspetti (ma no) chiamerò il mio servitore.

MIRANDOLINA: Eh! Fabrizio (Vuol chiamare Fabrizio)

CAVALIERE: Giuro al cielo, se viene questo, gli spacco la testa.

MIRANDOLINA: Oh, questa è bella![103] Non mi potrò servire della mia gente?

CAVALIERE: Chiami un altro; quello, non lo posso vedere.

MIRANDOLINA: È un po troppo, signor Cavaliere. (Va via con il ferro in mano.)

CAVALIERE: Mi scusi sono fuori di me.

MIRANDOLINA: Andrò io in cucina, e Lei sarà contento.

CAVALIERE: No, cara, si fermi.

MIRANDOLINA: È una cosa curiosa questa. (Passeggiando.)

CAVALIERE: Mi scusi. (Le va dietro.)

MIRANDOLINA: Non posso chiamar chi voglio? (Passeggia.)

CAVALIERE: Lo confesso. Ho gelosia di lui. (Le va dietro.)

MIRANDOLINA: (Mi vien dietro come un cagnolino) (Da sé, passeggiando.)

CAVALIERE: Questa è la prima volta chio provo che cosa è amore.

MIRANDOLINA: Nessuno mi ha mai comandato (Camminando.)

CAVALIERE: Non voglio comandara: La prego. (La segue)

MIRANDOLINA: Ma che cosa vuole da me? (Voltandosi con alterezza)

CAVALIERE: Amore, compassione, pietà.

MIRANDOLINA: Un uomo che stamattina non poteva vedere le donne, oggi chiede amore e pietà? Non può essere, non gli credo. (Crepa[104], impara a disprezzar le donne). (Da sé, parte.)

КОНЕЦ ОЗНАКОМИТЕЛЬНОГО ОТРЫВКА

Scena settima

CAVALIERE (solo): Porca miseria! Son caduto nel laccio, e non cè più rimedio.

1. Управление глаголов. Запомните:

Rinunciare a qc.  отказываться от (Perché hai rinunciato a quel contratto?  Почему ты отказался от того контракта?)

servirsi di qc.  пользоваться (Mi servo del tuo aiuto.  Я воспользуюсь твоей помощью.)

2. Ответьте на вопросы:

Perché Mirandolina si comportava così con il Cavaliere?

Che cosa ha inventato?

Che cosa faceva?

Come parlava?

E riuscita a fare quello che voleva?

Quando le è venuta in mente questidea?

Cari lettori e lettrici[105], avete mai visto donne come Mirandolina?

Cosa ne pensate?

3. Переведите на итальянский.

 Черт побери! Поговорим всерьез, оставим шутки. Ты меня обидела. И к тому же (досл. потом) у меня кружится голова, я не могу больше Почему ты смеешься?

 Потому что ты забавный. Я над тобой больше никогда не буду шутить.

 Вот! Уже очень поздно, по твоей вине я опоздал на поезд (досл. потерял поезд). Я не хотел приезжать к тебе, но дьявол меня сюда притащил. Я не могу отказаться от твоей красоты!

 Хватит. Что я могу с этим поделать?

Scena dodicesima

CONTE: Che dice, signor Marchese, della bellissima novità?

MARCHESE: Di quale novità?

CONTE: Il Cavaliere Selvatico, il disprezzator delle donne, è innamorato di Mirandolina.

MARCHESE: È innamorato, si vergogna, e non vuole raccontarlo a nessuno. Ma forse non lo vuole perché ha paura di me; è il mio rivale.

CONTE: Ma se Mirandolina gli corrisponde?

MARCHESE: Non può essere. Lei non mi farà questo torto. Sa chi sono. Sa cosa ho fatto per lei.

CONTE: Io ho fatto per Mirandolina molto di più. Ma tutto è gettato. Mirandolina adora il Cavaliere di Ripafratta, con lui è così attenta. Non lha praticato né con Lei, né con me. Ecco come sono le donne: più le ami, meno ti rispettano. E se le disprezzi, ti corrono dietro.

MARCHESE: Se è vero ma non può essere.

CONTE: Perché non può essere?

MARCHESE: Vuole mettere il Cavaliere a confronto di me?

CONTE: Non ha visto Mirandolina sedere alla tavola del Cavaliere? Con noi non l ha mai fatto! A lui biancheria di qualità. Servito in tavola prima di tutti. I piatti fatti con le sue mani. I servitori vedono tutto, e parlano. Fabrizio trema трясется di gelosia E poi quello svenimento, vero o finto, non è segno damore?

MARCHESE: Come! A lui fa le salse saporite, e a me carnaccia di bue[106], e minestra di riso lungo? Sì, è vero, questo offende il mio grado, la mia condizione.

CONTE: Ed io che ho speso tanto per lei?

MARCHESE: Ed io che le ho fatto tanti regali? Le ho fino dato da bere di quel vino di Cipro così prezioso. Il Cavaliere non avrà fatto una minima parte di quello che abbiamo fatto noi.

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